ELEZIONI, IL NUOVO PARLAMENTO, I COLLEGI ED IL TERRITORIO TRAPANESE

21 Luglio 2022

La macchina elettorale per le Politiche anticipate è già in moto ed i partiti che intendono partecipare alla corsa dovranno cominciare a fare i conti con i numeri. Il prossimo sarà il primo Parlamento con la riduzione di deputati e senatori. La riforma costituzionale – confermata da un referendum – ha ridotto i deputati da 630 a 400 ed i senatori da 315 a 200. Per la prima volta i diciottenni potranno votare anche per il Senato. I numeri “siciliani” dicono che nella nuova Camera ci saranno 32 deputati dell’Isola: 6 eletti nei collegi uninominali maggioritari e 9 in quelli plurinominali, assegnati con il sistema proporzionale, nella circoscrizione Sicilia 1 (occidentale), altri 6 con l’uninominale ed 11 con il plurinominale nella circoscrizione Sicilia 2 (orientale). Una riduzione secca di 20 parlamentari rispetto all’attuale Camera. Prima le due circoscrizioni (uninominale e plurinominale) potevano contare su 52 deputati. Nel nuovo Senato i parlamentari siciliani saranno 16, di questi 6 eletti con il sistema uninominale e 10 con il plurinominale (proporzionale), con una riduzione rispetto al Senato in carica di 9 parlamentari. Per quanto riguarda il Senato la circoscrizione è unica e rappresenta l’intera Sicilia. Per quanto riguarda la Camera dei Deputati uno dei 6 seggi uninominali di Sicilia 1 coincide con il collegio elettorale formato dai 25 Comuni della provincia di Trapani. Lo stesso collegio, assieme a quelli di Gela e di Agrigento entra invece a far parte di uno dei collegi plurinominali. Per quanto riguarda il Senato il collegio uninominale che comprende i 25 Comuni del territorio trapanese è completato – si tratta di un mega collegio – da altri Comuni siciliani. In particolare: Alia, Alimena, Alimusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Borgetto, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Camporeale, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Gangi, Geraci Siculo, Giardinello, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Monreale, Montelepre, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Partinico, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Cipirello, San Giuseppe Jato, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Trabia, Trappeto, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Vicari e Villafrati. Si tratta dunque di un maxi collegio uninominale di 94 Comuni. Nel plurinominale del Senato il collegio uninominale in questione è affiancato dagli uninominali di Gela e Palermo Quartiere 11-Settecannoli. E’ evidente che la provincia può giocarsi soltanto la chance del collegio elettorale uninominale della Camera per dare una rappresentanza al territorio. Nelle liste del plurinominale contano le segreterie di partito nazionali. Lì entrano in gioco gli equilibri, i rapporti di forza e la capacità dei territori di farsi sentire all’interno delle singole forze politiche. Da aggiungere con il sistema elettorale prevede delle soglie di sbarramento a livello nazionale. Quella del 3% per le singole liste e quella del 10% per le coalizioni. Sotto soglia si rimane fuori dal Parlamento.

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