NUOVI CONFINI, MALTESE: “NON ABBIAMO BISOGNO DELL’INVITO DELL’ONOREVOLE NINO ODDO”

2 Aprile 2021

Invito rispedito al mittente ed anche a muso duro. La proposta di collaborazione tra i due comitati (fusione e rettifica dei confini) patrocinata e sostenuta dall’onorevole Nino Oddo riceve una replica al vetriolo da parte dell’avvocato Vincenzo Maltese (nella foto) – rappresentante del comitato per la rettifica – che non poteva essere più chiara. Va infatti giù pesante: “Ho letto solo per curiosità e nessun interesse, le dichiarazioni di tal Nino Oddo che da tempo, autonomamente e senza alcun invito, entra nel dibattito tra i due comitati sulla questione confini Trapani Erice. Pertanto, a titolo del tutto personale anche se promotore il sottoscritto assieme ad altri amici, del comitato per la Rettifica dei confini,  desidero fare delle precisazioni. Maltese replica e rilancia su tre punti. “I due comitati, quello per la rettifica e per la fusione, – scrive l’avvocato – sono sorti spontaneamente attorno ad una prospettiva, una idea e un progetto di cambiamento di sviluppo territoriale ed hanno visto l’adesione spontanea di cittadini comuni, professionisti, uomini e donne di qualsiasi appartenenza politica, che vogliono dare il loro contributo per la realizzazione di questa nuova prospettiva”. Maltese passa al secondo punto: “Entrambi i comitati non hanno bisogno di alcuna legittimazione popolare – al contrario di chi invece si candida e chiede il voto per essere eletto – visto che si riconoscono e si incontrano attorno ad una idea”. Terzo ed ultimo: “Non ci si allea contro qualcuno e in particolare contro chi amministra in questo momento Trapani ed Erice, come lo stesso Oddo invoca, semmai, nel caso ci saranno le condizioni, solamente i due comitati dialogheranno tra i loro consociati, per portare avanti una idea di sviluppo territoriale diversa dallo status quo”. L’avvocato conclude con un’avvertenza per la politica:  “Sarebbe il caso di precisare piuttosto, che la politica, i partiti e i movimenti civici, potranno al più ritrovarsi attorno ad un tavolo e sposare questo tema, per ritrovarsi attorno ad un progetto nuovo migliorativo per la qualità della vita dei cittadini e diverso rispetto al passato per le città di Erice e di Trapani. Ma questo è un altro discorso e va rimandato ad altro momento”.

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