POTERI SPECIALI, IL PD TRAPANESE ATTACCA MUSUMECI. DB LO DIFENDE

3 Aprile 2020

Il Pd attacca, Diventerà Bellissima risponde. La polemica, in salsa trapanese, riguarda il governo regionale. O meglio, il Presidente Nello Musumeci, che ha chiesto di potersi avvalere dell’articolo 31 dello Statuto Speciale che recita: “1. Al mantenimento dell’ordine pubblico provvede il Presidente della Regione a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l’impiego e l’utilizzazione, dal Governo regionale. Il Presidente della Regione può chiedere l’impiego delle forze armate dello Stato. 2. Tuttavia il Governo dello Stato potrà assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza, a richiesta del Governo regionale congiuntamente al Presidente dell’Assemblea e, in casi eccezionali, di propria iniziativa, quando siano compromessi l’interesse generale dello Stato e la sua sicurezza. 3. Il Presidente ha anche il diritto di proporre, con richiesta motivata al Governo centrale, la rimozione o il trasferimento fuori dell’Isola dei funzionari di polizia. 4. Il Governo regionale può organizzare corpi speciali di polizia amministrativa per la tutela di particolari servizi ed interessi”. Iniziativa, quella di Musumeci, che ha portato il Pd trapanese a prendere posizione con il suo segretario provinciale Marco Campagna: “Abbiamo appreso con preoccupazione la richiesta del Presidente della Regione di poteri speciali in materia di sicurezza, convinti che su temi così delicati la competenza debba rimanere allo Stato e che questa grave emergenza necessiti che tutti facciano la loro parte in base al proprio ruolo, senza contrapposizioni e fughe in avanti”. Dalla preoccupazione Campagna passa poi all’affondo politico: “Non possiamo non cogliere l’occasione per manifestare la nostra vicinanza a tutti i sindaci che in questi giorni difficili lavorano senza sosta, provando a fronteggiare un’emergenza sanitaria che ogni giorno diventa sempre di più anche sociale. Ed è per questo che sosteniamo, con forza, la richiesta dei sindaci della provincia di Trapani, inviata al Presidente Musumeci, rispetto ai gravi ritardi nell’effettuare i tamponi, alla mancanza di reagenti e rispetto alle difficoltà nelle cure per i malati oncologici. Non è con soluzioni improvvisate che la Sicilia potrà resistere alle prossime settimane, ancora più delicate, per stessa ammissione del Presidente Musumeci”. Ed ancora: “Aggiungiamo che ad oggi non è stata trovata una soluzione sul punto nascita di Pantelleria, nonostante le svariate richieste e troviamo assurdo che mentre si invoca l’esercito per far rispettare la quarantena ai cittadini, si costringono le donne di Pantelleria ad affrontare un viaggio per partorire a Trapani”. Da qui le conclusioni del segretario: “È evidente che non servono poteri speciali, ma la capacità di gestire l’emergenza con i poteri di cui già dispone Musumeci, come avviene in altre regioni colpite in modo ben più grave della Sicilia”. A segretario, riposte segretario. Anzi, la coordinatrice di Diventerà Bellissima Giulia Ferro. La dirigente del movimento del Presidente è di tutt’altra idea:: “Invocando l’articolo 31 dello Statuto speciale della Sicilia, mai applicato, il Governatore punta a ottenere una norma di attuazione per esercitare il potere di avvalersi della Polizia di Stato e dell’esercito di stanza nell’isola, in situazioni di emergenza. Siamo in una situazione delicatissima”. Ed ha aggiunto: “L’aurea maxima della cultura democratica recita che dove c’è potere deve esserci responsabilità. Oggi la grande responsabilità si dimostra nel collaborare, collaborare ed ancora collaborare. Viviamo in un momento che il Presidente della Regione Nello Musumeci ha definito di guerra e non a caso ha chiesto i poteri speciali”. Perplesso per la polemica del Pd anche il coordinatore di DB di Trapani Roberto Mollica: “Si tratta di una norma rimasta inattuata per circa 70 anni perchè scritta prima della nostra Costituzione. L’iter sarà lungo e difficile non prima di sei mesi, ma intanto il primo atto è stato fatto. Tuttavia non comprendiamo come gli esponenti della federazione locale del Pd non abbiamo mai espresso alcuna preoccupazione circa l’uso disinvolto dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri che si sono susseguiti – formalmente atti amministrativi – e che hanno limitato in queste settimane le libertà di movimento degli italiani”.

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