BIRGI, IL CO-MARKETING ANCORA DA PAGARE, LE TRANSAZIONI I CONTENZIOSI E LA SOLUZIONE TRANCHIDA

29 Novembre 2018

Sul turismo e sulle sue potenzialità nel territorio trapanese s’è detto tutto ed il suo contrario. Anche sull’aeroporto di Birgi e sul suo futuro. Per fare chiarezza c’è soltanto una via maestra, quella che porta ad affidarsi ai fatti, ai numeri quando ci sono. E nel caso dello scalo aeroportuale ci sono. L’ultima azione di co-marketing sostenuta dai Comuni e dalla Camera di Commercio fa riferimento al triennio 2014-2016. Dopo non ci sono stati altri accordi con Ryanair. Per essere più precisi con la società “AMS” che si occupa del marketing della compagnia aerea irlandese. Il co-marketing era di 2.702.300 euro, Iva compresa. I pagamenti erano stati concordati con tanto di date per gli acconti. In sintesi: “AMS” staccava fattura, i Comuni versano in quota parte ed in parte, secondo cronoprogramma e gli aerei di Ryanair volavano da e per Birgi. Pochi Comuni hanno rispettato le scadenze, ma tuttavia a spizzici e bocconi i soldi sono arrivati alla Camera di Commercio che ha assunto il ruolo di coordinatrice del co-marketing, gestendo le risorse finanziarie trasferite dai Comuni attraverso un conto corrente. Ancora per essere più chiari: “AMS” staccava fattura e la Camera pagava. Il co-marketing si è concluso, sono accadute tante cose e tante cose sono cambiate, ma le fatture sono sempre rimaste lì. “AMS” batteva cassa, la Camera di Commercio suonava l’allarme, i Comuni discutevano e poi erano chiamati a pagare. A conti fatti, ancora oggi, “AMS” deve incassare 350.000 euro. L’assemblea dei sindaci e la CCIAA ne hanno dovuto prendere atto e tra una discussione e l’altra sono entrati in azione gli avvocati e le cause giudiziarie. Tutto in punta di diritto. Tra una polemica e l’altra è stato dato il via libera al recupero crediti. Chi era ancora moroso? Il Comune di Castelvetrano, alle prese con i problemi finanziari prima ed il commissarimento per mafia dopo. Ma la soluzione s’è comunque trovata: transazione da 150.000 euro rispetto ad un debito di 295.000 euro. Il Comune di Valderice, condizionato dalle somme che dovevano arrivare dalla tassa di soggiorno. Anche qui la soluzione s’è trovata: 65.000 euro rispetto ai 108.600 dovuti. Il Comune di Poggioreale, piccolo Comune, grandi problemi finanziari. Altra transazione: 10.000 euro in cambio di 17.300 euro. Transazione anche per Salaparuta, stessi problemi di Poggioreale: 7.500 euro invece che 18.300. Sommando tutto s’arriva a 232.500 euro. In cassa ci sono 109.000 euro. Quindi, ci si attesta su 341.500 euro. Ci sono dunque pressappoco i soldi per pagare le due fatture di “AMS”. Il pagamento dovrebbe avvenire in due tranche. La prima a dicembre, la seconda a febbraio 2019. Rimane in discussione il contenzioso con il Comune di Pantelleria che ha messo la sua quota annuale senza Iva soltanto nel 2014: 30.000 euro su 36.600 dovuti. Euro zero invece per le quote del 2015 e 2016. Il sindaco pro tempore Salvatore Gabriele partecipò a diverse assemblee dei sindaci, ponendo una serie di paletti e di richieste. In soldoni: non ha mai più pagato. E l’assemblea dei sindaci si è rivolta agli avvocati. Pantelleria al co-marketing 79.800 euro. I Comuni di Gibellina (73.200 euro in tre anni) e Santa Ninfa (36.600 euro in tre anni) non hanno mai sottoscritto il contratto, di conseguenza l’assemblea dei sindaci non ha potuto adottare la linea dura come nel caso di Pantelleria. Santa Ninfa aveva inizialmente manifestato la sua volontà di versare 12.000 euro ma il Comune ha poi cambiato idea. Domani si riunirà il consiglio d’amministrazione del Distretto Turistico Sicilia Occidentale che dovrà confrontarsi sulla proposta del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che punta a dare vita agli Stati Generali del Turismo in crisi. Nella sua proposta anche la nuova destinazione “Trapani West Sicily” per puntare ad una nuova azione di marketing territoriale con tutti i Comuni (Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Custonaci, Favignana, Marsala, Paceco, Partanna, Salemi, San Vito Lo Capo, Trapani e Valderice) che, in precedenza avevano dato la loro disponibilità a sottoscrivere un nuovo contratto triennale di co-marketing con l’accordo con “AMS”.

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