MOBILITAZIONE CONTRO ALITALIA. OGGI A PALERMO, MERCOLEDI’ A BIRGI. OMBRA: “ATTEGGIAMENTO VAMPIRESCO”

11 Giugno 2020

Oggi all’aeroporto di Palermo. Mercoledì prossimo all’aeroporto di Birgi. Oggi il Presidente della Regione Nello Musumeci, il Presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando ed una rappresentanza dei sindaci siciliani – presente il primo cittadino di Marsala Alberto Di Girolamo – hanno manifestato tutto il loro dissenso istituzionale nei confronti dell’Alitalia e non soltanto per la cancellazione, a partire da luglio, delle tratte per Roma e Milano dallo scalo di Birgi. E’ infatti il ruolo della compagnia aerea sull’Isola ad essere messo in discussione. Gli scali siciliani sono tutti critici. L’aeroporto trapanese sarà protagonista il giorno 17. Si terrà una manifestazione di protesta contro l’ex compagnia di bandiera italiana promossa dal Presidente di Airgest Salvatore Ombra che è tornato a rincarare la dose sull’Alitalia: “E’ arrivato il momento di contarsi e di chiedere chiarezza e impegni certi alla politica”. L’appuntamento è per le 11 nel piazzale antistante il “Vincenzo Florio”. In preparazione anche l’effetto scenico: saranno fatti volare simbolicamente degli aeroplanini tricolore “per affermare il diritto a volare”, si legge nella nota-appello di Ombra, che ha chiamato a raccolta il territorio. “La manifestazione – ci tiene a precisare l’Airgest – si svolgerà nel pieno rispetto delle distanze anti Covid-19 e sarà trasmessa anche sulla pagina Fb dell’aeroporto https://www.facebook.com/airgest/. Ad ognuno è richiesto di portare la propria mascherina oltre ad un proprio aeroplano di carta”. Ombra continua a sospettare e lo dice apertamente. Il rilancio dello scalo sarebbe, a suo dire, ostacolato da “continui contrattempi, come quello di Alitalia, che sommati lasciano intravedere una volontà contraria affinché l’aeroporto torni a trasportare milioni di passeggeri, come è stato in passato, trasformando tutti gli sforzi fatti da chi lo guida in una lotta controcorrente”. Il Presidente va avanti: “Se Alitalia, da noi, taglia il 100% e da altri raddoppia le rotte, esiste allora un caso Trapani, diversamente da quanto sostenuto dal vice ministro Giancarlo Cancelleri che aveva attribuito a politiche nazionali di tagli della compagnia la scelta di lasciare il nostro scalo. A Cancelleri – chiediamo di battersi al nostro fianco, come ha fatto già raccogliendo la proposta della sospensione dell’addizionale comunale, ad Alitalia facciamo notare che avrebbe potuto rendere profittevole le tratte per Roma e Milano, spostandole da uno  scomodo orario pomeridiano, ad uno la mattina con rientro la sera, per renderlo appetibile ai professionisti oltre che ai turisti. Chiederci di restare in cambio di un enorme contributo, a fronte dei tanti già ricevuti dallo Stato, e quindi anche dalle tasse dei trapanesi, appare vampiresco e cieco, data la ben nota realtà economica dei piccoli aeroporti”.

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