TRAPANI, ALLA RICERCA DELLE CAUSE DELL’INQUINAMENTO DELL’ACQUA. LA NOTA DEL COMUNE

5 Gennaio 2024

Al netto delle polemiche e delle dichiarazioni, sta di fatto che le cause dell’inquinamento dell’acqua in una parte della città di Trapani non sono state ancora accertate e rimosse. Di conseguenza le ordinanze del 7 e 27 dicembre sono pienamente operative. Ordinanze che vietano l’utilizzo dell’acqua in alcune zone del territorio comunale.

Territorio soggetto alle ordinanze

Nicolò Fabrizi (tratto compreso la tra la via Livio Bassi e via Nausica); Nino Bixio (da via Livio Bassi – via Nausica), via XX Settembre (da via Nino Bixio alla via Col Romej); via Nausica (dalla via dei Gerani a Piazza XXI Aprile); Piazza XXI Aprile; via Dalmazia e nella Via dei Mille (tra piazza XXI Aprile e via Livio Bassi)”.

Lavoro svolto dall’amministrazione

Da Palazzo d’Alì fanno sapere che “sono iniziati e sono in corso i lavori d’ispezione alla conduttura idrica nelle vie interessate – che in zona si estende ad anello con supplemento di alimentazione anche da altre condutture – al fine d’intercettare la causa dell’inquinamento – allo stato non ancora definitivamente nota -, comportano anche l’impiego della video ispezione alla rete idrica. Le risultanze tecniche, avvalorate da un costante monitoraggio di numerosi campioni – analisi batteriologiche, ad oggi portano a restringere il campo d’indagine nella zona frontaliera di Piazza 21 Aprile e precisamente nella via Nausica nel tratto compreso tra la via Nino Bixio e via Papa. Ovviamente i controlli vengono estesi anche ai fognoli privati nonché alle interconnessioni delle reti sottoservizi di ditte e enti terzi ad esempio Enel Telecom Gas Fibra ed altri. In zona, comunque, le ripetute analisi non hanno registrato inquinamenti agli Istituti
scolastici Leonardo Da Vinci e Bufalino”.

Il caso autobotti

L’amministrazione comunale prova a mettere una pezza, perché per i cittadini dell’area interessata dall’inquinamento dell’acqua si sta profilando la beffa oltre al danno, perché costretti a comprare l’acqua. Palazzo d’Alì dà la sua soluzione: “Nonostante venga assicurato il servizio sostitutivo autobotti alle utenze cittadine, il sindaco Tranchida ribadisce che, in presenza di eventuale autonomo e necessitoso approvvigionamento da
parte dei cittadini, previa produzione della idonea documentazione, verrà riconosciuto per tali costi il rimborso delle spese sostenute o pari sgravio dalle bollette idriche”.

 

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