C’è una sfida – di questo si tratta, nella sostanza – che può segnare una svolta nel futuro del porto di Trapani. E’ una sfida che si gioca in punta di diritto e che ha tra i suoi protagonisti il commissario straordinario del Comune di Trapani Francesco Messineo. Uomo di legge, conoscitore di codici e norme, ha deciso di giocare una partita che potrebbe cambiare la natura e soprattutto la consistenza “politica” della presenza di un rappresentante del Comune nel Comitato di Gestione dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Occidentale. Quella che comprende, oltre al porto del capoluogo, anche quelli di Palermo, Termini Imerese e Porto Empedocle. L’attuale rappresentante del Comune è l’ammiraglio Giuseppe Zaccaria, nominato dallo stesso Messineo. Il Comitato di Gestione è la cabina di regia dell’Autorità. In una società privata sarebbe il suo consiglio d’amministrazione. Lì Zaccaria ci sta perché lo prevede la legge ma può occuparsi ed intervenire soltanto sulle questioni che riguardano il porto di Trapani. Non può andare oltre. La sua presenza nel Comitato è frutto di un intervento legislativo della senatrice del Pd Pamela Orrù che, in fase di definizione delle nuove Autorità di Sistema, riuscì a strappare la nomina nel Comitato di gestione di un rappresentante della città capoluogo ed anche l’apertura di un ufficio amministrativo decentrato. Messineo ritiene invece che Zaccaria debba stare nel Comitato di Gestione con pieni poteri e non soltanto con diritto di voto sulle questioni che riguardano il porto di Trapani, che è stato sede di Autorità Portuale. Sarebbe un sostanziale salto di qualità nella rappresentanza degli interessi del porto trapanese. Un punto di svolta che è al vaglio delle interpretazioni delle norme che sono state chiamate in causa.
AUTORITA’ DI SISTEMA/3, PIENI POTERI ALL’AMMIRAGLIO ZACCARIA. LA SVOLTA PER IL PORTO DI TRAPANI
24 Gennaio 2018
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