Le scuse sì, le dimissioni no. Il capogruppo dei Cinquestelle al consiglio comunale di Alcamo Laura Barone sceglie un post su Facebook per fare chiarezza sulla seduta dedicata alla TARI e sulle sue dichiarazioni in aula che hanno scatenato la polemica politica e portato l’opposizione a chiedere le sue dimissioni dalla carica di capogruppo. “In merito a quanto accaduto nella seduta del consiglio comunale del 27 marzo scorso, è mia intenzione – scrive la grillina Barone – fare chiarezza sul senso delle parole che ho pronunciato. L’ animosità del dibattito la stanchezza e la tensione in aula, hanno ad un certo punto avuto la meglio facendomi esprimere in modo poco felice, foriero di un messaggio che oltre ad essere andato oltre le mie intenzioni è estraneo a me come persona ed al gruppo che rappresento. Resta fermo per me e per l’intero gruppo che rappresento il principio che l’interezza delle forze politiche che fanno parte del consiglio comunale, non solo hanno il diritto di esprimersi in quella sede ma devono, ognuno con i propri strumenti, incidere nel dibattito e nelle scelte per cui tutti i 24 consiglieri siamo stati chiamati.
Non nascondo un grosso rammarico per quanto è accaduto e per il messaggio infelice che ne è scaturito, non fa parte della mia indole negare il diritto di parola ad alcuno, men che meno in un’ assemblea pubblica tanto importante. Proseguiamo tutti (24) il percorso per il quale siamo stati chiamati dalla Città cercando di distendere i toni del dibattito e di svolgerlo, così, il più costruttivamente possibile al servizio dei cittadini”. Dichiarazioni rassicuranti e meditate che si aggiungono a quelle dell’assessore ai Lavori Pubblici Roberto Russo che ha ringraziato i componenti della terza commissione consiliare – senza differenze tra maggioranza ed opposizione – per il lavoro svolto sul piano triennale delle opere pubbliche, che è stato approvato con una serie di emendamenti. Tra i progetti di maggiore rilevanza, il collegamento viario tra la Via Vivaldi e la Strada Provinciale 47 di Gammara.