TRAPANI, IL CONSIGLIO RINVIA IL PIANO ARO. FERRANTE: “SITUAZIONE INSOSTENIBILE PER L’INDIFFERENZIATO”

14 Novembre 2016

Il consiglio comunale “affossa” il Piano ARO per la raccolta dei rifiuti presentato dall’amministrazione Damiano. Ha deciso di rinviare la sua discussione a data da destinarsi perché lo ritiene già vecchio e superato e perché l’Assemblea regionale siciliana entro la fine dell’anno sarà chiamata ad approvare una nuova legge per il sistema rifiuti che rischierebbe di mettere in discussione il Piano che era all’ordine del giorno dei lavori d’aula. Piano che non è stato “difeso” politicamente da nessuno. Il sindaco Vito Damiano non era presente in aula, così come l’assessore all’Ecologia Giuseppe Licata. Assenze, in entrambi i casi, giustificate da altri impegni istituzionali. Non c’era neanche il nuovo consiglio d’amministrazione della “Trapani Servizi”, società del Comune che avrebbe dovuto rendere operativo il Piano. Si tratta della pianificazione della raccolta differenziata. Il progetto, redatto dalla stessa società, punta sul sistema del “porta a porta”. L’obiettivo da raggiungere è quello del 65% di raccolta differenziata, così come previsto dalla legge regionale in materia. La città di Trapani è al momento ferma al 15% e con tante polemiche per l’avvio del “porta a porta” nelle vie Fardella e Virgilio ed a Piazza Martiri d’Ungheria. Avvio della differenziata determinato da una ordinanza del primo cittadino che ha finito per essere presa in considerazione e per condizionare il dibattito sul Piano ARO che aveva tuttavia una sua autonomia gestionale. Duro il consigliere ed onorevole Mimmo Fazio: “E’un piano vecchio, di 3 anni fa. E’ inadeguato. Lo considero superato già ora ed ancora di più dmani quando l’Ars approverà le nuove regole”. Forza Italia, con il capogruppo Giuseppe Guaiana, ha posto il problema del costo del progetto e della sua redazione: circa 30.000 euro. E’ stato necessario l’intervento in aula dell’ex amministratore delegato della “Trapani Servizi” Mario Carta per fare chiarezza sul punto. Il progetto porta la sua firma e quella dell’ingegnere Accardo (“Trapani Servizi”). Guaiana aveva aperto il confronto sulla eventuale parcella dei due professionisti e si era interrogato sul loro ruolo al momento della defizione del piano: “Come si fa a presentare una parcella essendo nello stesso tempo in forza alla società?”. Carta si è incaricato di sgombrare il campo dalle polemiche: “Personalmente non ho presentato alcuna parcella ed alcuna fattura. Ho fatto il piano a titolo gratuito, così com’era giusto fare e nel rispetto delle leggi. Altra cosa è la società, che ha dovuto affrontare delle spese per definire il piano. Spese che sono state quantificate in circa 30.000 euro, ma l’amministrazione ha poi ritenuto di non dover procedere al loro pagamento ed è tutto finito lì”. Prima del confronto sul Piano “ARO” il consigliere del Psi Domenico Ferrante era intervenuto per una comunicazione, “su un fatto grave”. L’esponente socialista ha portato in aula le lamentele di chi ha esercizi commerciali nelle vie in cui è stata avviata la raccolta differenziata. “Mi è stato segnalato – ha detto – che per le utenze non domestiche non viene ritirato indifferenziato. Cosa devono fare questi commercianti, affittarsi un furgone per andare a scaricare da qualche parte l’indifferenziato? Nè Trapani Servizi, nè la ditta che si occupa, anch’essa di differenziata, ritirano l’indifferenziato che rimane così a carico degli esercizi commerciali. La ritengo una situazione insostenibile, che conferma l’assoluta superficialità dell’amministrazione”.

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