Termovalorizzatori? Chiamiamoli con il loro nome. Sono inceneritori e fanno male alla salute, lo dicono evidenze scientifiche. Noi pronti alle barricate”. Il Movimento Cinque Stelle va all’attacco dopo l’accordo siglato a Roma sui poteri speciali affidati a Schifani per realizzare due di questi impianti in Sicilia”. Il gruppo parlamentare all’Ars dei pentastellati picchia duro: “Ci sono mille ragioni per puntare su altre tecnologie nuove o anche sull’usato garantito, come gli impianti di trattamento che i governi regionali hanno colpevolmente trascurato, contribuendo a creare l’emergenza rifiuti che ora vogliono risolvere con gli inceneritori. Peraltro prima che questi impianti vedranno la luce passeranno anni”. Il capogruppo M5S Antonio De Luca traccia la linea: “I termovalorizzatori operano con la combustione, chiamarli inceneritori pertanto non solo è corretto, ma è anche doveroso per far comprendere ai cittadini cosa gli vogliono piazzare sotto casa. Non è con le acrobazie lessicali che si cambia la sostanza delle cose: sono e restano inceneritori, magari meno danno di quelli di qualche anno fa, ma ancora da evitare come la peste se non vogliamo creare problemi per la salute dei cittadini. La combustione produce emissioni di sostanze nocive in atmosfera, che nessun tipo di filtro, nemmeno il più avanzato, può trattenere totalmente. E’ innegabile che dall’incenerimento dei rifiuti indifferenziati, soprattutto con rifiuti non accuratamente trattati come avviene in Sicilia, si libereranno in atmosfera sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene, come polveri sottili, metalli pesanti ed altro ancora”.