L’unica cosa certa è che l’evento “Europeade” non passerà da Trapani. Il sindaco Giacomo Tranchida ha comunicato agli organizzatori – in particolare al Presidente dell’International Europeade Committe Rudiger Hess – che il capoluogo non potrà assicurare la realizzazione della manifestazione nel 2023, cos’ come proposto dal Comitato che, si legge in una nota di Palazzo d’Alì, “ha privilegiato l’edizione 2022 per Klaipeda (Lituania), rispetto all’originaria previsione dell’edizione di Trapani nel 2021. Tali slittamenti ovviamente sono causa ed effetto del contesto pandemico nel quale ci troviamo ormai da quasi due anni”. In più altro elemento sottolineato nella nota il 2023 “coincide con la scadenza naturale del mandato amministrativo e la manifestazione si svolgerebbe pertanto in periodo di piene elezioni ed insediamento della nuova amministrazione comunale”. E’ pur vero che le amministrazioni rimangono in carica, con pieni poteri, fino al loro ultimo giorno di attività e nel rispetto della stessa continuità amministrativa. C’è da aggiungere che “Europeade 2021” aveva già una data: dal 14 al 18 luglio, che se confermata anche nel 2023, avrebbe messo al riparo l’amministrazione uscente e quella subentrante perché il voto Comunale sarà nella primavera dell’anno in questione. La nota di Palazzo d’Alì pone anche problemi di carattere organizzativo: “Dopo lo slittamento dal 2021, anno nel quale si sarebbe dovuta svolgere la manifestazione, da parte della giunta Tranchida sono stati molteplici i contatti ed i tentativi espletati per provare a mettere comunque in campo la grande macchina organizzativa di Europeade. Tuttavia, anche a causa del prolungato impiego dei mezzi di protezione civile nazionale nella gestione dell’emergenza Covid, permangono troppe incertezze sul reale supporto logistico statale che non consentono di prendere ulteriori consistenti impegni sul bilancio comunale. Valutazione che presupporrebbe l’impossibilità di tenere l’edizione dell’anno prossimo e poi quella del 2023 perché tutto il mondo è stato colpito dalla pandemia e tutti i territori si ritrovano ad avere le strutture statali sotto stress per affrontare la pandemia. Tranchida ha voluto dire la sua sul passo indietro del Comune: “Al netto di quanti mi spingono a candidarmi alle Elezioni Regionali nel 2022, la proposta del Comitato di Europeade per l’edizione trapanese nell’estate 2023, in piena fase d’insediamento della nuova amministrazione, non mi pare conducente, né intendo caricare di responsabilità organizzative chi verrà dopo l’esito elettorale”. Ed ancora: “Anche gli eventi debbono rispondere all’etica ed allo stile della politica dei CambiaMenti che abbiamo messo in campo ma ciò non significa che Trapani verrà tagliata fuori in futuro, avendo a credito il superamento della selezione europea di due anni fa. Tifiamo dunque per Nuoro, seconda in graduatoria, auspicando comunque la tenuta del Festival dei Popoli e delle Nazioni nel Mediterraneo nel 2023. Aggiungo che mi confronterò con il consiglio di amministrazione dell’ente Luglio Musicale per valutare la realizzazione di un primo Festival regionale della musica e folklore siciliano nel 2022. La valorizzazione della destinazione turistica e la tutela dell’identità delle nostre comunità riparte anche dalla riscoperta culturale della storia di cui siamo figli”. Un Festival della musica e del folklore non solo siciliano ma internazionale c’è già dal 1938 nella vicina Agrigento. Si tratta del Festival del Mandorlo in fiore che da due anni è bloccato dalla pandemia.