ERICE, CASO PARCHEGGI, LA CASSAZIONE RIGETTA IL RICORSO DELLA PROCURA. SINDACA TOSCANO: “SAPEVO DI ESSERE DALLA PARTE GIUSTA”

5 Febbraio 2021

Il caso parcheggi è sempre meno caso. Anzi, non è un caso. La Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura della Repubblica che aveva impugnato il provvedimento del Tribunale del Riesame contestando l’annullamento del divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice per la sindaca Toscano. Un nuovo punto dunque a favore della prima cittadina. “Etica della responsabilità, rispetto delle norme e delle Istituzioni e fiducia nella Magistratura – ha dichiarato la sindaca – sono i punti cardine che hanno sempre accompagnato il mio impegno di governo e che oggi vengono riconosciuti dalla sentenza della Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Trapani avverso il pronunciamento del Tribunale del Riesame per il cosiddetto caso parcheggi. Le vicende giudiziarie sono note a tutti e non è mia intenzione ripercorrerle. L’attenzione della sindaca si spinge verso altri aspetti della vicenda: “Quel che invece mi preme sottolineare è la trasparenza e linearità delle mie scelte, di fronte ad una pressione mediatico-politica che invocava a gran voce le dimissioni e quant’altro”. Da qui quasi un ritorno alle premesse della sua dichiarazione: “L’etica della responsabilità mi ha portato ad anteporre gli interessi pubblici e del territorio a quelli legittimi e personali. Non avrei potuto, mai e poi mai, lasciare il Comune, in una fase di assoluta emergenza, alle dinamiche commissariali”. Ed ancora: “Il rispetto delle norme e delle Istituzioni mi ha invece portato ad affermare il diritto-dovere di un amministratore di continuare la sua azione, legittimata da un voto popolare, dopo avere verificato ed essermi interrogata, in tutti i modi, sull’assoluta estraneità ai fatti che mi venivano contestati”. Ed infine: “La fiducia riposta nei mie legali, avvocati Giuseppe Rando e Debora Ciaramitaro, e nella Magistratura, è stata la ragione della mia decisione di andare avanti Sapevo che, in un contraddittorio, definito in un sistema di regole, avrei avuto la possibilità e la capacità, grazie ai miei legali, di affermare le mie ragioni. Prendo atto di quel che è accaduto e non posso che confermare la mia determinazione a portare a conclusione il mio mandato amministrativo rimanendo ferma sui miei principi e continuano nel solco della responsabilità, del rispetto delle norme e delle leggi e del ruolo delle Istituzioni, tutte, nessuna esclusa”.

 

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