Tanto rumore per nulla? Questo no. Perché qualcosa c’è. Supera di poco l’ordinaria amministrazione e soprattutto l’ordinaria comunicazione, ma in tempi di social media, di propaganda senza limiti, ci può stare. Ed allora una conferenza stampa in pompa magna, in quel di Palermo, ed in quel di Palazzo d’Orleans per dire che il percorso dei 9 milioni e 400 mila euro stanziati dalla Regione – proprietaria al 100% dell’aeroporto di Birgi – è stato concluso. Le carte erano al loro posto da tempo. La “mannaia” dell’Unione Europea – con il rischio di una “denuncia” per aiuti di Stato – era stata archiviata, pure da tempo, e di conseguenza l’aggiudicazione del bando per l’utilizzo delle risorse finanziarie in questione era pressappoco scontato, legato soltanto ai tempi della burocrazia e delle procedure. Ma è stato scelto di annunciarlo in pompa magna. Così sia! Con tanto di foto finali, con tutti gli assessori interessati e parlamentari del collegio interessati. Due le compagnie aeree che si occuperanno di Birgi. Ryanair per tre anni. Albastar per un anno. Ma il presidente di Airgest Salvatore Ombra è quanto mai fiducioso sul rapporto di collaborazione con la compagnia che ha sangue siciliano e passaporto spagnolo. Ha già piazzato un aeromobile al “Vincenzo Florio”. Ha coperto il buco lasciato da Alitalia su Roma. Vola su Milano e Cuneo e con scalo nella Capitale presto consentirà anche di raggiungere Lourdes. I nove milioni e rotti saranno, per così dire operativi, alla fine dell’anno, con un primo risultato, quello di garantire la Summer 2021. Obiettivo: un milione di passeggeri per tornare a respirare. Per il resto tante dichiarazioni d’intenti e notizie tali da tempo. Le dichiarazioni d’intenti ancora sul polo aeroportuale. Con il Presidente della Regione Nello Musumeci grande sponsor. Uno per la Sicilia occidentale (Palermo-Birgi), l’altro per la Sicilia orientale (Comiso-Catania). A dire il vero Musumeci sarebbe andato dritto verso il polo unico, come in Puglia. Ma sa che la battaglia la perde a Palermo, perché il sindaco Leoluca Orlando non ne vuol saperne. Dice no a quello unico ed alcun al “doppio”. Durante i lavori della conferenza stampa è stato ribadito che anche il percorso della continuità territoriale è a buon punto. Pratica avviata, ha sottolineato Musumeci, “gara ad agosto”. Ombra da parte sua ha riproposto una soluzione operativa che aveva già indicato in altri incontri trapanesi che può essere sintetizzata in questo modo: “Un aereo è come un maiale non si butta niente”. E’ l’idea di fare di Birgi un sito di disassemblaggio degli aerei. C’è l’aria. C’erano e ci dovrebbero essere – con le nuove dichiarazioni del presidente della società di gestione dell’aeroporto di Birgi – le interlocuzioni per aprire lo scalo anche a questa attività. Risaputo anche il problema del vecchio co-marketing dei Comuni, 2014-2016. Mancano all’appello e soprattutto nelle casse della Ryanair 200 mila euro. Si tratta di alcuni Comuni che non hanno mai pagato la loro quota: Castelvetrano, Campobello di Mazara, Pantelleria, Poggioreale e Salaparuta. Gli altri Comuni, pur di riaprire il dialogo con la compagnia aerea irlandese, hanno deciso di mettere i soldi al posto dei morosi in attesa di poterli recuperare in punta di diritto e carta bollata in collaborazione con la Camera di Commercio. Proprio oggi, giorno della conferenza-parata palermitana, il sindaco di Salemi Domenico Venuti ha annunciato di avere previsto in bilancio la sua quota parte per chiudere la vertenza Ryanair. E come è ormai di moda. Alla fine della conferenza foto e contro foto.
BIRGI, TANTE PAROLE, UNA SOLA NOTIZIA ED UN BEL PO’ DI FOTO
16 Luglio 2020
Notizie Correlate