Anche dopo la nomina di Peppe Spagnolo (Cives) in giunta il Comune di Erice rimane un cantiere politico aperto. C’è infatti ancora da sciogliere il nodo Psi. I socialisti non intendono entrare nell’area di maggioranza – almeno in questa fase – ma sono pronti a collaborare per svelenire il clima politico degli ultimi mesi, condizionato da polemiche e vicende giudiziarie. Si sono tirati fuori dalla mozione di sfiducia presentata – ma senza firme sufficienti – dalla parte più dura ed oltranzista dell’opposizione ed hanno proposto una presidenza del consiglio di garanzia per cambiare rotta dentro e fuori il consiglio. La proposta è arrivata al tavolo di maggioranza ed è stata discussione. Avrebbe – secondo indiscrezioni – più forza di qualche tempo fa e meno mal di pancia – che comunque rimangono – all’interno della coalizione che ha sostenuto la sindaca Daniela Toscano. Il consiglio un presidente ce l’ha ed è Paolo Genco che dovrebbe dunque dimettersi per far posto ad un presidente socialista. Il Psi indicherebbe Luigi Nacci, come soluzione di garanzia. Una sua elezione porterebbe a scrivere una delle prima pagine di un nuovo corso politico ericino, con Pd, amici del sindaco Giacomo Tranchida e socialisti pronti al dialogo dopo anni di scontri durissimi. Ma le dimissioni di Genco non sono per nulla scontate. Sarebbe invece stata esclusa, ancora una volta, una variante al cantiere in corso, quella della nomina di un assessore socialista. Il papabile, anche in questo caso, sarebbe Nacci. Il Psi ritiene tuttavia che un ingresso nell’esecutivo, che sarebbe anticipato da un’adesione alla maggioranza non sarebbe credibile e rimane fermo sull’ipotesi di un accordo istituzionale. In attesa di tempi migliori per definire un’intesa organica con gli ex avversari storici. La coalizione Toscano non può però far passare Genco dal vertice consiliare all’aula da semplice consigliere. Anche in questo caso girano delle indiscrezioni che rimandano ad una soluzione tutta da verificare: Genco lascerebbe la presidenza per entrare a far parte della giunta, ma l’esecutivo, dopo la nomina di Spagnolo, è al completo. Sarebbero dunque necessarie le dimissioni di uno degli attuali assessori per far posto al presidente dimissionario. Potrebbe essere Gianni Mauro a fare un passo indietro per farne subito un altro avanti entrando a far parte della squadra della sindaca Toscano con una nomina a consulente dell’amministrazione. Il cantiere ericino è dunque decisamente aperto. Può concludersi con la costruzione di un nuovo equilibrio politico ma c’è anche il rischio che possa cadere tutto tra diffidenze ed incertezze di maggioranza.
ERICE, IL “CANTIERE POLITICO” RIMANE APERTO E SI TORNA A PARLARE DEI SOCIALISTI
14 Novembre 2019
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