Botta e risposta dai toni pacati ma dal contenuto al vetriolo. Ieri il commissario del Libero Consorzio Comunale di Trapani Raimondo Cerami aveva bocciato senza remore ed appello il marketing turistico – 11 Comuni ed un investimento di 2 milioni e mezzo di euro per 3 anni – del Distretto Turistico, oggi la presidente della Fondazione, Rosalia D’Alì, che è anche assessore al Comune di Trapani, boccia il commissario. Si dichiara “sorpresa ed imbarazzata” per la nota stampa di Cerami. E va poi giù duro: “Ricordo allo stesso commissario che era presente, qualche mese fa, durante la riunione di presentazione del piano ai Comuni aderenti, dunque mi sorprende non poco il fatto che egli ne sia venuto a conoscenza soltanto tramite articoli giornalistici”. Era stata la prima “accusa” del commissario nella sua nota diramata alla stampa. C’è da dire che pure Cerami aveva denunciato la presenza del Distretto al confronto sul piano strategico dell’ex Provincia, che Cerami ha rilanciato e riproposto considerando quello del Distretto come un doppione. Ed è su questo punto che arriva un’altra bordata dell’assessore D’Alì: “E’ chiaro e pacifico il fatto che non sia assolutamente possibile comparare il documento programmatico cui fa riferimento il dottor Cerami, che è fatto di analisi e teoria, col nostro piano di marketing che invece è immediatamente operativo e che punta, con fermezza sulla creazione di una destinazione, promuovendola in Italia e all’estero, con l’obiettivo di attrarre il maggior numero di turisti nell’intero territorio provinciale. Un piano che, per la prima volta, mette insieme i Comuni che hanno deciso di unire le forze per una strategia di marketing condivisa”. Ma anche Cerami ritiene di avere una proposta strategica da mettere in campo per costruire una destinazione turistica che possa coinvolgere tutti i Comuni della provincia ed impegnarli nella ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali per il settore turistico. La sfida a distanza entra nel merito di una delle scelte più sotto osservazione. Cerami s’è posto il problema dell’utilità di un nuovo sito web da circa 300 mila euro, rilevando che il Libero Consorzio ha già un portale attivo e multilingue. Ma per l’assessore e presidente del Distretto Turistico non si può neanche fare un confronto: “Non posso non sottolineare, inoltre, senza presunzione ma solo con estrema oggettività, che non ritengo il tanto decantato sito web, cui si fa riferimento un adeguato e moderno biglietto da visita del nostro territorio, come invece sarà il nostro, che è frutto di un’attenta analisi di web marketing e di comunicazione, come se fosse una vera e propria porta di accesso del mondo al nostro territorio”. Da qui la stoccata finale sul portale dell’ex Provincia: “Mi viene da chiedere: quali e quanti sono gli accessi giornalieri a quel portale? Chiedo di rendere pubblici i dati numerici, cosicché si possa comprendere su quali basi sia fondata la mozione sollevata dal Libero Consorzio”. Dopo colpi e bordate l’assessore-presidente è comunque pronta al confronto e sottolinea “l’opportunità di un sincero dialogo istituzionale prima ancora che pubblico”, ed invita Cerami “ad una sana collaborazione per il bene d tutti, dal momento che le polemiche non giovano ad un territorio che, proprio in questa fase, ha bisogno di unione e partecipazione. Noi siamo disponibili, attendiamo la sua risposta”.
CASO TURISMO, IL CONSORZIO BOCCIA IL DISTRETTO ED IL DISTRETTO BOCCIA IL CONSORZIO. D’ALI’ CONTRO CERAMI
11 Settembre 2019
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