LUGLIO MUSICALE, MICELI: “TRANCHIDA NON VUOLE SALVARE L’ENTE MA LA SUA FACCIA”

28 Agosto 2023

Operazione verità sul Luglio Musicale Trapanese. La chiede il consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli. Ai toni trionfalistici che accompagnano ogni rappresentazione – note dell’amministrazione – fanno da contraltare i problemi finanziari dell’ente. L’opposizione vuole fare chiarezza e prende spunto da una serie di campanelli d’allarme: “Manifestazioni di insofferenza da parte delle organizzazioni sindacali con contestuali istanze di chiarimento relative a possibili difficoltà strutturali, alla gestione del bilanci nel corso degli anni, allo stato di salute dell’ente”. Insofferenza manifestata anche “sui pagamenti ai professionisti, sull’entità delle esposizioni debitorie, comprese quelle tributarie, sull’assenza di relazioni industriali che oltre a metterne in discussione la tenuta possono investire, per ragioni di armonia rectius, disarmonia finanziaria, lo stesso Comune di Trapani, sprovvisto di bilanci da quasi un triennio”. Miceli s’interroga anche sulla reazione del sindaco Giacomo Tranchida: “Ha sollecitato il consiglio a costituire una commissione d’inchiesta. Ma non si comprende bene su quali presupposti, avendo lui stesso nominato gli amministratori dell’ente negli ultimi cinque anni ed essendo quindi co-autore delle vicende che dovrebbero essere oggetto di indagine”. L’ex candidato sindaco boccia la proposta del primo cittadino: “Non c’è bisogno di un’indagine interna per avere chiaro che l’autore dei danni che stiamo denunciando sia Tranchida con la sua giunta tutta insieme, passata e attuale, per essersi affidato a collaboratori incapaci, per non aver monitorato oppure per aver determinato scelte che si sono rivelate controproducenti per il Luglio. Ed ancora: “Tranchida ha chiaramente ammesso che il Luglio è in difficoltà, ha riferito di aver sondato la Regione per salvarlo, ammettendo implicitamente che la propria gestione è stata fallimentare, cercando qualcuno che possa salvare più che l’ente la sua faccia, magari scongiurando per sé e per i propri fiduciari il rischio di incorrere in responsabilità quanto meno di ordine societario e contabile”. Miceli punta invece sul Consiglio d’amministrazione dell’ente: “Attendiamo notizie dal Cda dell’ente, che a sentire Tranchida martedì 29 agosto è convocato non solo per approvare un bilancio appesantito dai debiti, ma anche per pagare tutti i professionisti coinvolti nella scorsa stagione. Dovrà farlo entro il 30 settembre di quest’anno, altrimenti gli verrà chiesta la restituzione di centinaia di migliaia di euro da Ministero e Regione. Chiederemo al Cda e in particolare al delegato Pietrafitta di venire a riferire quanto prima in aula, in modo tale da rendere conto alla città e ai trapanesi del perché un ente di tale prestigio sia in stato comatoso o addirittura rischi l’estinzione”. Miceli conclude così: “Vigileremo affinché tutto avvenga secondo le procedure e nel rispetto delle norme e dei criteri contabili. Trasmetteremo opportunamente tutti gli atti, una volta formati, alla Corte dei Conti e, se riterremo, alla Procura della Repubblica, nella speranza che alla richiesta di chiarimenti, mai ricevuti, possano seguire azioni più incisive al fine di evitare che questi gravi e lunghi ritardi possano comprerete il futuro dell’ente quindi del Comune”.

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