I dati sulle preferenze danno alcune indicazioni politiche. L’europarlamentare uscente dei Cinquestelle, l’alcamese Ignazio Corrao, non è riuscito ad arrivare primo nella sua lista. Era ed è uno dei dirigenti di punta del Movimento che ha però subito una sconfitta pesante. Dovrebbe comunque tornare in Parlamento perchè in Sicilia e Sardegna il Movimento ha confermato la sua leadership di primo partito. Nel Pd ha sfondato, com’era nelle previsioni il medico di Lampedusa Pietro Bartolo che più di tutti incarna il nuovo corso del Pd. Non soltanto ha infatti unito il partito che ha votato compatto per lui, andando oltre le componenti interne, ma ha anche unito l’area di sinistra che non fa parte del Pd finendo per svuotare le altre soluzioni progressiste, come quella della lista “La Sinistra” che in Sicilia non è andata oltre l’1,46%. Dietro Bartolo la parlamentare uscente Caterina Chinnici. Le preferenze della Lega confermano l’effetto Salvini. Una sorta di doppio voto di lista perché il resto dei candidati è staccato e di molto. C’è un dato politico importante: i due dirigenti chiamati a guidare i salviniani in Sicilia, Igor Gelarda (Sicilia Occidentale) ed Angelo Attaguile (Sicilia Orientale), quest’ultimo recuperato con la candidatura sono andati male, sicuramente al di sotto delle aspettative. Ultima della lista la mazarese Maricò Hopps. In Forza Italia continua invece a comandare il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. L’assalto alla sua leadership è dunque rimandato, sicuramente è stato respinto. La presenza di Giuseppe Milazzo subito dopo il leader Berlusconi è lì a confermarlo. La Sicilia continua ad essere una ciambella di salvataggio per Forza Italia con quasi 17%, che ha evitato ai berlusconiani di parlare di sconfitta pesante a livello nazionale. Miccichè è però l’uomo della rottura con la Lega – “Se un siciliano vota Lega è un masochista”, ha detto in campagna elettorale – e dello scontro con i Cinquestelle. Ha invece avviato, da tempo, il confronto con il Pd, soprattutto con l’ala renziana guidata da Davide Faraone ed in qualche Comune siciliano è stata sperimentata e viene sperimentata l’alleanza tra i due partiti. Miccichè, dopo 5 anni, s’è anche tolto la soddisfazione di vedere perdere Cicu, che alle Europee del 2014, con qualche aiuto di troppo in terra siciliana, riuscì a batterlo nella corsa per un seggio. Cicu è stato sconfitto ed ora torna a casa. L’Udc, alleata e nella stessa lista forzista, dovrà riconsiderare la sua posizione, Dafne Musolino è rimasta indietro. Pausa di riflessione anche per l’area moderata e democristiana che ha sostenuto Romano.
Movimento Cinque Stelle
Gianrusso Dino 116.776
Corrao Ignazio 115.365
Todde Alessandra 88.206
Di Pietro Flavia 45.686
Montaudo Matilde 44.286
Forcillo Donato 29.004
Corrado Antonella 22.970
Brunetto Antonio 17.621
Partito Democratico
Bartolo Pietro 135.037
Chinnici Caterina 112.459
Soddu Andrea 69.506
Giuffrida Michela 52.185
Puzzolo Virginia 13.522
Ciaccio Leonardo 11.711
Licciardi Attilio 10.086
Spicola Mila 7.331
Lega
Salvini Matteo 239.026
Tardino Annalisa 32.767
Donato Francesca 28.067
Gelarda Igor 26.383
Piu Massimiliano 25.788
Pilli Sonia 24.568
Attaguile Angelo 20.553
Hopps Maricò 15.786
Forza Italia
Berlusconi Silvio 90.271
Milazzo Giuseppe 74.624
Romano Saverio 73.093
Musolino Dafne 47.097
Cicu Salvatorew 28.470
Iacolino Giorgia 24.211
Giammanco Gabriella 18.455
Greco Gabriella 13.148