TRAPANI, IL COMUNE FA CASSA SENZA GETTONI DI PRESENZA ED INDENNITA’

23 Agosto 2017

Manna dal cielo per il populismo imperante con due determine dirigenziali che hanno fatto un po’ di conti. Dopo il voto dello scorso 11 giugno e la nomina del commissario straordinario Francesco Messineo al Comune di Trapani è stato necessario affrontare uno dei capitoli del bilancio pluriennale 2016-2018, quello relativo ai gettoni di presenza e alle indennità consiliari e di giunta. Il dirigente Caterina Santoro ha così potuto apporre la sua frima sulla determina che “libera” 163.704,20 euro che dovevano essere utilizzati per pagare i “gettoni” nel 2017. Si tratta del saldo residuo perché nei primi mesi del 2017 c’era ancora il vecchio consiglio. Si tratta comunque di una somma consistente che potrà dare ossigeno alle casse comunali. Il bilancio di previsione 2017 non è stato ancora approvato dal commissario. Nel recupero generale definito dagli uffici c’è pure l’Irap relativa ai “gettoni, pari a 13.914,83 euro. Uffici comunali all’opera anche per le indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio. In questo caso, 91.360 euro rimarranno nelle casse del Comune. Da aggiungere anche 7.765,64 euro di Irap. Sommando tutto – indennità consiliari e dell’amministrazione e relative Irap – si raggiunge quota, 276.744,67 euro. Il Comune dovrà invece pagare l’indennità di funzione del commissario Messineo, a Trapani con i poteri di sindaco e consiglio. Nella sua pagina di presentazione sul sito del Comune lo stesso Messineo ha inserito la sua indennità di funzione. E’ di 3.350 euro al mese ed al lordo. Un anno d’attività arriverebbe a 40.200 euro. C’è da aggiungere anche l’indennità del vicecommissario straordinario Salvatore Buscemi. Ma è comunque evidente che la differenza tra il costo del “sistema” istituzionale ordinario – quello eletto dal voto popolare – e quello straordinario è netta. L’unico particolare, di non poco conto, che tra i due sistemi c’è la massima espressione di democrazia, il voto.

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