ADDIZIONALE COMUNALE, OMBRA: “LA SOSPENSIONE E’ SOLO UN PRIMO PASSO”

15 Luglio 2021

Meglio di niente, se si guarda il bicchiere mezzo pieno. Poco se invece la prospettiva è quella del bicchiere mezzo vuoto. Scomodando la storia si potrebbe anche dire che rischia di essere una vittoria di Pirro. C’è un emendamento al decreto Sostegni bis che consente la sospensione dell’addizionale comunale per gli aeroporti minori. “Balzello” che il presidente dell’Associazione degli Aeroporti regionali (AIRA) e di Airgest Salvatore Ombra presentava così, qualche tempo fa, affiancandolo alla tassa di lusso sugli aerei privati. “Queste imposte, ad oggi, generano complessivamente un gettito di meno di 20 milioni di euro per l’erario – riferimento 2019 – mentre la loro rimozione può generare in brevissimo termine un incremento complessivo di 10 milioni di passeggeri l’anno, con conseguente incremento del Pil di oltre 600 milioni, e un maggior gettito di oltre 150 milioni con un incremento dell’occupazione di 100 mila unità negli aeroporti regionali stessi, nell’indotto del turismo e nell’industria aeronautica nel suo insieme”. La sospensione in discussione in Parlamento non supera il problema. Prova soltanto a rinviarlo. Ombra finisce, in qualche modo, per sottolinearlo, commentando i lavori d’Aula: “La sua applicazione solo fino alla fine dell’anno in corso è insufficiente a rendere il provvedimento l’auspicato volano per gli aeroporti sotto il milione di passeggeri, come era nella ratio della norma che abbiamo chiesto di introdurre da anni. Il fatto che oggi sia stata finalmente presa in considerazione dalla politica, con un emendamento nel decreto Sostegni bis, è per noi motivo di speranza e gratitudine per la sensibilità e lungimiranza dimostrate. È, in atto, un buon risparmio ma per essere un incentivo nella programmazione e nei relativi investimenti delle compagnie aeree sui nostri aeroporti – dovrebbe essere definitiva o almeno programmata per un biennio”. Ombra aggiunge che “L’emendamento Trapani, per sospendere fino al 31 dicembre 2021 l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei piccoli aeroporti, già promosso da Airgest, in accordo con il vice ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, fu poi bocciato nella Legge di Bilancio. Secondo quanto riferisce il Sole 24 Ore è stato riproposto come emendamento al decreto Sostegni bis dal deputato piemontese del Pd Davide Gariglio, per aiutare i piccoli aeroporti danneggiati dallo stop ai voli causato dalla pandemia da nuovo Coronavirus. La copertura prevista è di 5,7 milioni per il 2021, imputata sul Fondo esigenze indifferibili. Sono interessati venti scali che hanno registrato nel 2019 un traffico passeggeri in partenza pari o inferiore a un milione. Si tratta di Alghero, Ancona, Bolzano, Brescia, Comiso, Crotone, Cuneo, Genova, Grosseto, Lampedusa, Marina di Campo, Pantelleria, Parma, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rimini, Taranto, Trapani e Trieste”. L’addizionale comunale sui diritti d’imbarco ha un lungo percorso alle sue spalle. E’ stata istituita dalla legge finanziaria per il 2004. Originariamente si pagava 1 euro per passeggero imbarcato. Fondi destinati a vari aspetti della sicurezza. Nel corso degli anni l’importo è cresciuto da 1 a 6,50 euro a passeggero. Di questa somma 5 euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e al comparto sicurezza per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Una piccola parte di questo euro è destinata ai Comuni.

 

 

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