C0ncluso lo scrutinio delle schede. Su 16.055 votanti in 14.536 hanno votato per il candidato sindaco di Trapani Piero Savona, che al primo turno aveva ottenuto 8.714 preferenze (26%). Il secondo turno ha così registrato un dato elettorale che non ha consentito di superare i due quorum che Savona avrebbe dovuto superare per essere eletto sindaco della città. Il primo quorum da raggiungere era quello della maggioranza assoluta degli elettori. Avrebbero dovuto votare almeno 30.012 elettori. Il 26,75% (16.055 votanti) è un dato ben al di sotto dell’asticella del quorum. Il consenso a favore del candidato sindaco è aumentato, ma il voto per Savona non ha raggiunto neanche il secondo quorum: 15.006 voti, pari al 25% degli aventi diritto al voto. Savona si è fermato poco prima, la differenza è di 470 voti. Il turno elettorale del 25 giugno mette la parola fine sulla tornata di voto avviata con il primo turno dell’11 giugno. Il Comune di Trapani si avvia verso un commissariamento fino alla prima data utile per tornare al voto. Toccherà ora alla Regione indicare il commissario che dovrà amministrare la città. Il primo turno aveva determinato il ballottaggio tra l’ex sindaco Mimmo Fazio (32%) e Savona (26%). Ma la decisione di Fazio di ritirarsi dalla competizione elettorale al ballottaggio e di non completare la lista degli assessori, che l’ha portato ad essere escluso dal secondo turno, ha consegnato al candidato sindaco del Pd una sfida anomala contro i due quorum. Rimane aperta soltanto la vicenda della proclamazione del nuovo consiglio comunale. Nel sito della Regione che fa riferimento all’attribuzione dei seggi non viene indicata alcuna ripartizione con la motivazione “per mancato raggiungimento del quorum”. Nelle prossime ore il nodo dovrà essere sciolto. Se non ci sarà neanche il consiglio, il commissario avrà i poteri non soltanto di sindaco e giunta ma anche quelli dell’assemblea consiliare.
TRAPANI, CONCLUSO LO SCRUTINIO. SAVONA OTTIENE 14.536 VOTI. COMUNE COMMISSARIATO
26 Giugno 2017
Notizie Correlate