CASTELLAMMARE ’94, SI DIMETTE IL PRESIDENTE MISTRETTA. DURO ATTACCO AL SINDACO

1 Settembre 2016

La cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la partita Alcamo-Parmonval. Nino Mistretta, presidente – ora non più – della società “Castellammare ’94”, che milita nel campionato di promozione, ha saputo della gara soltanto attraverso una nota della Lega. Piccolo particolare, la società di Mistretta gestisce il campo sportivo di Castellammare del Golfo. Lo fa grazie ad una convenzione che si è guadagnata sul campo. Ha infatti presentato un progetto per il risparmio energetico, 100 mila euro, con 50 mila a fondo perduto. Il progetto è stato approvato e consentirà, negli anni, al Comune, di risparmiare risorse che ha finora dovuto utilizzare per l’impianto sportivo. Nel bando c’era però una clausola. La indica lo stesso Mistretta, che ha deciso di presentare le sue dimissioni irrevocabili dalla presidenza della società calcistica: “Progetto che presupponeva, come unica condizione, che il campo sportivo, per il quale dovevano essere utilizzate le somme, venisse affidato, per 10 anni, in gestione alla società vincitrice del bando”. Ed è qui che cominciano i problemi. Ancora Mistretta: “Siamo pienamente consapevoli di avere disturbato coloro i quali, per tanto tempo, e senza alcun titolo, detenevano le chiavi dello Stadio, svolgendovi attività sportiva, anche con fini di lucro ed a spese dei cittadini. Naturalmente avevo messo in conto le difficoltà quotidianamente create da chi pensava di avere perso una posizione di privilegio, ma non immaginavo di poter avere problemi con chi la convenzione l’ha sottoscritta assieme a noi”. Il riferimento è all’amministrazione comunale ed al sindaco Nicola Coppola, che finisce sotto “accusa”. Il presidente dimissionario del “Castellammare ’94” va giù duro denunciando i comportamenti del primo cittadino che “hanno prodotto gravi interferenze sulla regolarità della gestione”. Alcamo-Parmonval è una “vicenda” ritenuta quanto mai grave da Mistretta: “Solo in seguito ho saputo che la società ospitante era stata autorizzata dal sindaco”. In sintesi, la squadra dell’Alcamo chiede di giocare nel campo sportivo di Castellammare, nessuno comunica l’evento al presidente Mistretta che ne ha notizia soltanto attraverso la Lega, ma il campo è nella gestione e dunque nella responsabilità della sua società. Ecco perché Mistretta, considerando le sue dimissioni irrevocabili aggiunge di essersi sentito “umiliato e mortificato”.

Notizie Correlate