Il consiglio straordinario ed aperto sul porto di Trapani si farà. Data ancora da concordare con la neo commissaria dell’Autorità Portuale Annalisa Tardino, che ha preso il posto dell’ex presidente Pasqualino Monti. Ma ieri sera, in aula, è andata in scena una sorta di “guerra di posizione”. L’ha aperta il consigliere di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli. Nella fase delle comunicazioni ha fatto riferimento ad una nota ufficiale inviata dal sindaco Giacomo Tranchida alla commissaria Tardino per fare il punto sui lavori e sulle strategie portuali chiedendo un incontro a breve. “Mi fa piacere – ha dichiarato Miceli – che il sindaco dica oggi le stesse cose che dicevamo noi a luglio. Ricordo una presa di posizione del nostro coordinatore cittadino Christian Farsaci che invitava ad un confronto sul futuro del nostro porto che, ricordo, rappresenta l’80 per cento del Pil della città. In quella occasione il sindaco lasciò intendere che noi paventavamo pericoli che ora intravede anche lui”. Miceli ha aggiunto di essere a conoscenza di una lettera inviata alla presidenza del consiglio comunale da Sicindustria Trapani per fare il punto sul porto avviando un confronto istituzionale. Da qui l’annuncio: “Presenteremo una richiesta, mi auguro sottoscritta da tutta l’aula, per convocare un consiglio straordinario sulle prospettive del porto”. Proposta che ha trovato lo “sbarramento” politico del presidente Alberto Mazzeo, che ha prima premesso: “Ho avuto un incontro informale, unitamente all’assessore Turano, con l’avvocato Annalisa Tardino, con alcuni operatori del porto e con il presidente di Sicindustria Trapani Amodeo. E’ intenzione di questa presidenza concordare un consiglio comunale aperto al fine di invitare a partecipare tutti gli operatori del porto, ma è necessario individuare una data che consentirà la partecipazione il commissario dell’Autorità Portuale”. Premessa necessaria per affondare il colpo: “Quindi credo che qualsiasi fuga in avanti per chiedere un consiglio comunale aperto sia, ad avviso di questa presidenza, fuori luogo”. Con il rischio di “produrre un consiglio senza gli effetti sperati”. Come dire, non sono ammesse bandierine di partito o di gruppo sulla vicenda porto. Il presidente Mazzeo ha anche voluto indicare una delle priorità che consentiranno di fare il salto di qualità: “L’escavazione del porto sarà determinante. Ancora oggi ci sono navi da crociera che non possono entrare”. Ironia della sorte: Mazzeo e Miceli erano reduci dalla seduta di consiglio del Libero Consorzio Comunale di Trapani e dalla condivisione di una linea unitaria espressa sulle variazioni di bilancio approvate in aula. Dunque, a Palazzo del Governo sugli stessi scranni di centrodestra e sulla stessa lunghezza d’onda rispetto all’amministrazione del presidente Salvatore Quinci. A Palazzo Cavarretta invece divisi tra una posizione di maggioranza di Mazzeo e di minoranza di Miceli.
TRAPANI, CONSIGLIO SUL PORTO. MAZZEO E MICELI SI “PUNGONO”…POLITICAMENTE

17 Ottobre 2025
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