TRAPANI, CASO EUROPEADE. LA DISPUTA DEMOCRISTIANA TRA GARUCCIO E BONGIOVANNI

25 Agosto 2021

La consigliera Anna Garuccio scrive e l’assessore e coordinatore provinciale dell’Udc Fabio Bongiovanni risponde. La questione rimane quella di “Europeade”. Ma c’è una premessa in questo nuovo capitolo di un caso ancora aperto che riguarda la politica. La consigliera la pone con chiarezza: “Una cosa è incontrovertibile: sono democristiana da prima che tanti autorevoli esponenti dell’Udc trapanese nascessero. E proprio per questo oggi mi rammarico vedendo questo glorioso partito, discendente dallo Scudo Crociato, insultato e ricattato pesantemente da un presunto erede della peggiore tradizione integralista bolscevica. Ma poiché siamo di tradizione democristiana, caro Fabio, sappiamo che la politica rappresenta l’arte del possibile e che, per chi come noi possiede una comune radice, sarà certamente possibile,  così come ci hanno insegnato i nostri padri politici, ritrovare all’orizzonte le ragioni dell’unità piuttosto che quella della divisione”. Bongiovanni, sul punto replica, con la stessa chiarezza: “Mi preme sottolineare che al posto della consigliera Garuccio di Trapani mi sottrarrei a questa sorta di esame del sangue democristiano. Lo ritengo assolutamente velleitario da parte sua. La storia di ognuno di noi è pubblica perché abbiamo scelto e la politica ci ha consentito di essere personaggi pubblici, e non certo da ora. Mi soffermo soltanto su un punto. Difficilmente ho potuto notare nella consigliera Garuccio tratti di moderazione, di reale appartenenza ad un progetto moderato. Le cronache hanno spesso parlato di lei per l’autoreferenzialità, i toni accesi, sopra le righe, in qualche caso anche fuori contesto potendo così disvelare ai più dietro al suo volto grazioso il suo vero modo di essere e di interagire con le istituzioni e, soprattutto, con le persone che pro-tempore  le rappresentano. Quanto di più lontano dalla più apprezzata tradizione democratico cristiana, per cui sono e siamo lieti – io e la comunità dei componenti della lista Trapani Tua che, ancora inconsapevoli di tali sovrabbondanti doti, in ambedue le ultime tornate elettorali, purtroppo anche per mia scelta, hanno avuto la ventura di accompagnarsi alla sua persona e tutti così contribuendo alla sua elezione – che nei fatti il seppur breve percorso politico comune si sia fatto presto divergente fino alla attuale separazione che, in cuor mio, spero permanentemente irrimediabile I fatti, non io, si incaricano di dimostrare come non basti portare un autorevole cognome, per assumerne anche il portato politico culturale che lo contraddistingue”. Bongiovanni, nella sua replica, introduce un elemento di novità. Quello, da parte sua, dello strappo definitivo. Per l’assessore e dirigente dell’Udc non ci sono e non ci saranno più le condizioni per far emergere la “comune radice”, evocata dalla consigliera Garuccio. Le strade si sono divise e non potranno riunirsi per Bongiovanni. Da qui al caso “Europeade il passo è davvero breve. La consigliera affonda il colpo: “La disdetta dell’Europeade si focalizza intorno ad una questione di natura economica, oltre che programmatica.  Con l’occasione desidero ricordare a me stessa e alla giunta che siamo gestori di danaro pubblico e il danaro pubblico va gestito con oculatezza e parsimonia.
Gli atti amministrativi e le spese che  hanno contraddistinto l’attività propedeutica all’organizzazione dell’Europeade, disdetta dal Sindaco Tranchida nonostante fosse stata slittata al 2023  dal comitato organizzatore per le note ragioni di natura sanitaria, rimandano alle spese per cene, colazioni  e viaggi di lavoro per l’organizzazione dell’evento, di cui è stata protagonista, a carico del contribuente, la triade Tranchida – D’Alì – Patti. A tal proposito, considerata l’inconsistenza delle argomentazioni addotte quale giustificazione per il passo indietro del Comune di Trapani, non escludo che possa ravvisarsi l’ipotesi di un danno erariale la cui valutazione, terminata l’attività ispettiva consiliare da me svolta,  sarà sottoposta alla Procura della Corte dei Conti, per quanto di sua competenza”. Bongiovanni alza un altro muro. Nessun danno erariale e spiega perché: “Le richieste di chiarezza e le verifiche sulle spese di Europeade sono legittime e non sarò certo io a metterle in discussione. Che ben venga un surplus di approfondimento. Sarà quanto mai utile, per fugare qualsiasi interessato ed evidentemente strumentale adombramento, dimostrare che l’amministrazione ha rispettato, come sempre, norme e procedure ed aggiungo anche prerogative. A nessuno intellettualmente onesto può sfuggire che si tratta di spese che erano connesse e legate all’organizzazione di un evento complesso ed entusiasmante che, nostro malgrado, per le circostanze divenute all’improvviso avverse, abbiamo dovuto fermare proprio per il senso di responsabilità ed i principi di prudenza che ci appartengono e quindi, infine, per il bene della città e del bilancio del Comune. A tutti non sfugge invece come ci si trovi di fronte a spese istituzionali e di rappresentanza ed a spese rese necessarie per costruire il progetto Europeade”. La consigliera incalza: “Alla luce dei dati economici riportati,  risulta  ancor più illogica la proposta del primo cittadino che non si basava su una messa in discussione delle competenze di un suo assessore, quanto piuttosto di un insostenibile aut aut: o con me contro il tuo partito, o fuori dalla giunta”. Ed ancora: “Deboli le motivazioni che ti hanno portato a confermare il sostegno in giunta e che tu stesso identifichi con <<l’inalterato  rapporto di fiducia reciproca>> che ti lega con il sindaco, poiché non <<consenti distrazioni di sorta, “responsabilità”. Le critiche della consigliera Garuccio rimandano alle contestazioni politiche che sia lei che l’onorevole Eleonora Lo Curto hanno posto sul passo indietro dell’amministrazione per l’organizzazione di Europeade 2023 ed al confronto tra il sindaco e lo stesso Bongiovanni. Con il primo che ha invitato il suo assessore ad essere più netto nei confronti della parlamentare dell’Udc e della consigliera. Cosa che Bongiovanni ha fatto – ma che non è stata colta fino in fondo dal suo interlocutore – dichiarando che l’onorevole e la consigliera parlavano a titolo personale e che dunque la linea dell’Udc e della lista “Trapani Tua” era di pieno sostegno alla scelta del primo cittadino. Linea che Bongiovanni ribadisce confermando la sua disponibilità ad entrare nel merito delle questioni economiche di sua competenza: “Si tratta, del resto, di atti ufficiali, che indicano, passo dopo passo, il percorso lecito che, con tutto il dovuto conforto di regolarità e legittimità, è stato seguito dall’amministrazione e dagli altri enti interessati. Per quanto mi riguarda non ho certo alcun timore e sono pronto a confrontarmi sugli atti e su ogni singola spesa di competenza effettuata secondo norma e regola. Anche per Europeade la strategia della trasparenza e del rispetto delle regole non è mai venuta meno nelle scelte di noi tutti. Si sappia dunque che da amministratori responsabili e consapevoli, ognuno per la sua parte e funzione istituzionale, siamo pronti a rispondere in ogni sede, a partire da quella più propriamente politica, del nostro operato. Da parte mia posso assicurare che lo farò immancabilmente con la solita pacatezza, da buon democristiano, io”.

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