COMUNALI TRAPANI, IL SINDACO TRANCHIDA PUNTA A QUOTA 10

2 Marzo 2023

Lavori in corso con un obiettivo da raggiungere: dieci liste dieci. E’ la nuova meta del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida. Punta a vincere al primo turno per evitare i rischi del ballottaggio e sta dunque blindando la sua ricandidatura a sindaco. Bisogna superare la soglia del 40% e le liste possono e devono fare la loro parte. Liste assolutamente civiche. Non ci saranno spazi per i partiti. Altra cosa sono i rappresentanti dei partiti. Il gioco ha funzionato nel 2018 e dovrà essere utile anche a fine maggio. Regge e si rafforza la linea Tranchida sulle liste definite e costruite dagli assessori. Devono scendere in campo e stare in prima linea. Assessori ed ex assessori. Lo farà l’assessore fedelissimo Ninni Romano, referente di lista. Lo farà Enzo Abbruscato con la sua “Trapani con Coerenza”. Per lui dovrebbe essere l’ennesima esperienza amministrativa per essere pronto a fare il grande salto quando nel 2028 finirà la stagione Tranchida, in caso di vittoria. Lista anche per l’assessora Rosalia d’Alì che non si farà condizionare dalla destra – sua area politica – e rimarrà ancorata al progetto tranchidiano. Al lavoro per la lista anche l’assessora marsalese Andreana Patti. Per lei ci sarebbe tuttavia un soccorso trapanese, non avrebbe la forza di trovare, da sola, 24 candidati. Più articolata la posizione dell’assessore Giuseppe Pellegrino. E’ un dirigente del Pd che è alle prese con la questione simbolo. Assieme ad altri dem sta comunque lavorando ad una cosiddetta lista civica del Pd, come cinque anni fa. Se c’è da strappare, strapperà. Lo faranno pure altri democratici più che mai legati all’esperienza amministrativa targata Tranchida. Lista aperta per l’assessore Fabio Bongiovanni. assolutamente civica e senza alcun collegamento con la Lega. Il rappresentante della giunta Tranchida rischia una sorta di orticaria politica ogni qual volta gli viene lanciato tra i piedi il partito del Ministro Salvini. Lista in progress anche per l’assessore Giuseppe La Porta sempre più legato e collegato all’onorevole Dario Safina. La loro collaborazione è per così dire un’auto in corsa. Più articolata la linea dell’assessore Massimo Toscano. La lista, così com’è stato nel 2018 è a carico dell’ex assessore Andrea Vassallo. E’ lui che si sta impegnando, pancia a terra, per presentare candidati credibili. Si trova in giunta pure l’assessore Enzo Guaiana che tuttavia dovrebbe essere esentato dalla richiesta del primo cittadino e partecipare al voto in una delle liste che formeranno la  nuova coalizione Tranchida. L’area assessori ed ex assessori si fermerebbe a quota 8 liste. Per arrivare a dieci tornerebbe in gioco l’onorevole Safina. Come? Dando seguito ad un’idea che ha avuto cittadinanza in casa dem da tempo e che ha come soluzione finale la capacità del partito di mettere su due liste civiche. Dunque, la seconda sarebbe a carico del parlamentare che farebbe da padre nobile e da referente. Ci sarà, sarebbe la decima, ancora una lista Giovani. Quella del 2018 si è frantumata strada facendo, la nuova è a carico dell’attuale portavoce del sindaco. E’ stata infatti “appaltata” a Lele Barbara, che rappresenta il  nuovo che avanza dalle stanze di Palazzo d’Alì. Dieci liste quanto sono le postazioni di potere da governare con il manuale Cencelli che continua ad andare di moda all’interno della coalizione. Nove assessorati, più la presidenza del consiglio. Sono i posti che contano e che valgono anche economicamente dopo l’aumento delle indennità. Ci sarebbe anche l’undicesima casella, la vicepresidenza del consiglio, ma rispetto alle altre nove è davvero poca cosa. Una postazione a testa, comunque vada il voto? Che ha sempre la necessità di una premessa: la vittoria elettorale. Il dibattito in coalizione è aperto e soprattutto non è detto che vengano fuori dieci liste perché si tratta pur sempre di trovare 240 candidati. Tranchida intanto è in…cammino.

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