TRAPANI, IL PD BOCCIA L’APERTURA DEI CINQUE STELLE. “E’ STRUMENTALE”

5 Aprile 2024

Niente da fare. L’appello dei Cinque Stelle viene respinto dal Pd ed anche in malo modo. Viene infatti bollato come strumentale. A dire no sono le due consigliere dem Giulia Passalacqua e Marzia Patti – chiamate in causa dalla coordinatrice comunale grillina Francesca Trapani – e la segretaria Astrid Di Pasquale. “Non possiamo – scrivono nella nota – che rimandare al mittente la proposta di intesa avanzata dalla coordinatrice del Movimento Cinque Stelle Francesca Trapani e per una semplice questione di coerenza politica, le alleanze si fondano sui temi, sui progetti. E a nulla sono valsi tutti i tentativi da noi imbastiti, anche di recente, di aprire la strada del dialogo al fine di creare una coalizione omogenea, in grado di bene amministrare la città”. L’ex consigliera Trapani aveva preso spunto dalla bocciatura di un emendamento dem al bilancio 2023 da parte del resto della maggioranza e dallo strappo del consigliere Baldo Cammareri che ha lasciato il gruppo consiliare dei democratici per dichiararsi indipendente. La dirigente pentastellata ha sottolineato con forza l’isolamento politico del Pd. Ma le due consigliere e la segretaria non ci stanno: “Il Pd fa parte della maggioranza che sostiene Giacomo Tranchida sulla base di un patto, il programma di governo, che continuiamo a mantenere al netto delle legittime diversità di vedute, provando a dare tutto il nostro impegno per far crescere la città”. Patti e Passalacqua hanno votato sia il Documento Unico di Programmazione che il bilancio di previsione 2023-2025. L’inciampo d’aula viene liquidato così: “Abbiamo dimostrato, ancora una volta, di avere a cuore le sorti della città con proposte costruttive a favore del territorio. E se questo nostro agire ha creato qualche malumore all’interno del gruppo di maggioranza, che è variegato ma coeso, non ce ne facciamo un cruccio poiché il nostro operato era è e continuerà ad essere sempre alla luce del sole”. Premessa per l’affondo sulla proposta grillina: “Ai Cinque Stelle, pertanto, e a quanti pensano di metterci in difficoltà con strumentali, queste sì, prese di posizione che lasciano il tempo che trovano, ribadiamo tutta la nostra ferma volontà di agire con libertà e coscienza affinché questa città possa davvero essere annoverata come una città moderna e con i servizi funzionanti”. Patti, Passalacqua e Di Pasquale puntualizzano anche sulla fine del gruppo autonomo a Palazzo Cavarretta: “Vorremmo sommessamente ricordare che, anche se in consiglio comunale non c’è più il gruppo Pd, il Partito Democratico continuerà ad esistere in città così come in ogni altro angolo del Paese, portando avanti in consiglio i propri valori attraverso i propri eletti. Un partito che esprime da sempre posizioni politiche che attengono al merito delle questioni e non a mere strumentalizzazioni politiche non può essere cancellato con un colpo di spugna né adesso né mai! Da sei anni siamo Partito Democratico in aula ed in giunta, con o senza gruppo”.

Notizie Correlate