AEROPORTO DI BIRGI, IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA LA NORMA SULLA RICAPITALIZZAZIONE

12 Marzo 2024

Non c’è pace per l’aeroporto di Birgi. Dopo le polemiche a distanza tra il presidente del Trapani Valerio Antonini – interessato allo scalo – ed il presidente della società di gestione Salvatore Ombra arriva la tegola romana. Il Consiglio dei Ministri ha impugnato due articoli della Finanziaria regionale ed una trentina di norme del collegato. Tra queste quelle che rimandano alla ricapitalizzazione dell’Airgest per 4,2 milioni di euro. Lo scalo trapanese è al 99% di proprietà della Regione che, in questi anni, è stata chiamata a ripianare i conti in rosso della società. Ricapitalizzazione che viene contestata dal governo nazionale perché potrebbe configurarsi come aiuto di Stato. Tra l’altro non è la prima volta che Roma mette in discussione l’operato del governo regionale sulla gestione di Birgi. Lo scontro a distanza tra Antonini ed Ombra ha avuto come riferimento il progetto di privatizzazione dell’aeroporto. Progetto che fa parte delle linee strategiche del Piano nazionale dei Trasporti. Il percorso indicato dalla strategia nazionale porta infatti verso la privatizzazione degli scali italiani. Nella stessa Sicilia è un progetto che sta già coinvolgendo gli aeroporti di Catania e Comiso. Mentre il confronto non è mai stato avviato tra Palermo e Trapani. La questione è rimasta al palo ed oggetto soltanto di convegni e prese di posizione per la realizzazione dei poli aeroportuali siciliani. In prima battuta unico, come in altre regioni italiane, come la Puglia, può ampliato a due poli. Quello orientale con Catania e Comiso e l’altro occidentale con Trapani, Palermo e Pantelleria.

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