FORMAZIONE PROFESSIONALE, MESSINA (UGL): “TORNA L’OLIGOPOLIO DOPO IL VOTO DELL’ARS”

11 Gennaio 2024

Le preoccupazioni sono realtà. L’Ugl aveva visto lungo e bene. Temeva le scelte dell’Assemblea regionale siciliana ed aveva fatto bene a denunciarle durante il dibattito parlamentare sulla Finanziaria. Prova ad essere chiaro e diretto il dirigente nazionale Giuseppe Messina: “Torna l’oligopolio nella Formazione. L’Ars si assume gravi responsabilità per la sopravvivenza di enti e corsi”. L’ex segretario regionale picchia duro: “L’assedio è purtroppo andato a segno: dopo tanti tentativi respinti e altrettanti allarmi lanciati, grazie al blitz in Finanziaria regionale, si riaffaccia l’oligopolio nel settore della Formazione, con gravi e grandi responsabilità in capo ai deputati regionali che ne hanno votato il ritorno normativo”. Messina entra nel merito: “Con l’abrogazione dell’articolo 12 comma 2 bis della legge regionale 23 del 2019, che ha eliminato il limite massimo di budget erogabile per ciascun ente formativo, il Parlamento siciliano si è preso una grande responsabilità, ripristinando l’oligopolio nel settore della Formazione professionale. Con l’approvazione della legge finanziaria regionale è stato eliminato il tetto ai finanziamenti, con una probabile concentrazione nelle mani di pochissimi enti della maggior parte delle risorse poste a bando dalla Regione siciliana”. E non è solo una questione di budget. Messina introduce un ulteriore elemento d’allarme: “Stupisce e preoccupa la norma introdotta che, oltre ad eliminare il limite, fissa degli standard troppo restrittivi rispetto al personale: regole che non convincono, peggiorando ancora di più il quadro che finisce per favorire chi ha voluto il ripristino del sistema oligopolistico nel settore della formazione professionale siciliano”. Il dirigente dell’Ugl non ha dubbi: “Si sono fatti pericolosi passi indietro nel settore formativo anche rispetto al metodo utilizzato, dato che la norma introdotta non è frutto di un confronto con le parti sociali di categoria, ma di una forzatura notturna. Auspico che si torni sulla questione per evitare che il settore della Formazione professionale si fermi con un danno diffuso ai circa cinquemila lavoratori e alle migliaia di allievi che si accingono alla riqualificazione”.

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