FORZA ITALIA, IL CAPOGRUPPO ALL’ARS PELLEGRINO DIFENDE CANCELLERI

Tocca al capogruppo all’Ars e Stefano Pellegrino non si tira indietro. Il compito non è facile. Si tratta di respingere le polemiche sull’adesione a Forza Italia dell’ex grillino Giancarlo Cancelleri, presentato alla convention palermitana di sabato scorso. L’onorevole prova ad alzare un muro: “Non siamo stupiti per gli attacchi ai limiti della volgarità che stanno arrivando da parte del gruppo dirigente del Movimento Cinque Stelle, evidentemente spaventato dal significato del passaggio a Forza Italia di Giancarlo Cancelleri, rispetto all’attrattività del nostro partito e rispetto alla libertà di pensiero che proprio in quel Movimento si è tentato di impedire. Stupisce piuttosto la cultura giustizialista espressa dalle parole di Giuseppe Conte, che pure prima della sua avventura politica era un avvocato. Sono ulteriore segno del nervosismo che regna in questo momento nel Movimento e della sua incapacità di essere attrattivo rispetto a chi vuole impegnarsi per la Sicilia. Ci sembra quasi di vedere la classica volpe che incolpa l’uva della propria incapacità”. Ma c’è anche un capitolo più spinoso delle polemiche, quello tutto interno al centrodestra e che vede protagonista il partito della premier Giorgia Meloni. Pellegrino tuttavia non fa sconti neanche a Fratelli d’Italia: “Non nascondiamo lo stupore per le parole del collega Marco Intravaia, che sembra dimenticare il gruppo parlamentare Attiva Sicilia verso Diventerà Bellissima costituito all’Ars nella precedente legislatura sotto l’egida del Presidente Musumeci. Gruppo parlamentare di cui facevano parte 4 deputati eletti nel Movimento Cinque Stelle – Elena Pagana, Sergio Tancredi, Matteo Mangiacavallo e Angela Foti – tutti poi passati proprio nel partito di Intravaia e tutti non rieletti all’Ars. All’amico Intravaia suggerisco più attenzione nel giudicare sconcertanti i cambi di partito, visto che rischia di insultare anche coloro con cui sta tutt’ora condividendo il proprio percorso politico”.