La Uilpa Polizia Penitenziaria apre un nuovo caso. Prova a spiegarlo il segretario regionale Gioacchino Veneziano che va giù duro, denunciando quella che indica come una imposizione “che da oltre 10 giorni avviene nei confronti dei lavoratori della Polizia Penitenziaria di Trapani, che devono espletare servizi di quasi 12 ore consecutive per piantonare un detenuto all’Ospedale di Marsala”. Il sindacalista è un fiume in piena: “Non arretreremo di un millimetro nella lotta ormai quotidiana di tutela dei lavoratori della Polizia Penitenziaria e non saranno le meline dell’amministrazione a stancarci”. Aggiunge anche che ci si trova di fronte ad una violazione del contratto e degli accordi sindacali. “Le norme sono chiare – sottolinea Veneziano -. Chi espleta servizio negli Ospedali deve lavorare su 4 quadranti e non su 3 come sta avvenendo per il personale di Trapani, con l’aggravante che la distanza tra il carcere di Trapani e l’Ospedale di Marsala finisce per allungare il turno lavorativo, esponendo i colleghi a forti stress operativi, con l’ovvio abbassamento dei livelli di sicurezza”. Il segretario conclude con un ulteriore elemento di criticità: “Appare davvero singolare la decisione di far fare il tampone rapido all’arrivo al Pronto Soccorso di Marsala, quando sarebbe più logico farlo fare alla partenza dal carcere, così, in caso di positività il cambio dell’unità risultata positiva sarebbe sul posto”.