L’onorevole Valentina Palmeri mette le cose in chiaro: “Ho letto le dichiarazioni dell’assessore Cordaro sull’impiego di una flotta di 90 mini-droni per il contrasto degli incendi. Prendo atto delle perplessità manifestate in questi giorni proprio da funzionari ed esperti delle attività anti-incendio e del Corpo Forestale, poiché quelli di cui parla Cordaro sembrerebbero, a loro dire, velivoli ad uso ricreativo, privi dell’autonomia e delle capacità di volo in condizioni meteo impervie, nonché delle tecnologie di rilevamento e trasmissione dei dati, che sono invece indispensabili”. La deputata regionale dei Verdi punta a seguire un altro percorso operativo: “Propongo che la Regione stipuli, come già fatto dalla Campania nell’operazione Terra dei Fuochi, un accordo col Ministero della Difesa, per l’utilizzo di velivoli a pilotaggio remoto militari”.
“Anche l’Assemblea regionale – aggiunge l’onorevole Palmeri – ha approvato la legge voto che prevede l’ utilizzo dei velivoli militari, oltre all’inasprimento delle pene previste dal codice penale. Tali velivoli sono caratterizzati da una tecnologia, sicuramente diversa rispetto ai comuni droni commerciali, che permette capacità di ricognizione sorveglianza e acquisizione degli obiettivi, in grado di operare in condizioni climatiche impervie. Ed ancora: “Hanno una capacità di volo a media ed alta quota, anche di notte, con una autonomia di volo di 24 ore, consentono, inoltre, di ottenere , con ogni condizione di tempo, immagini ad alta definizione. Nella battaglia contro i piromani se veramente si vuol risolvere il problema, non si può più improvvisare perché i danni subiti dal territorio sono gravissimi”.
