ASSISTENZA AGLI ALUNNI DISABILI. TRANCHIDA: “L’EMENDAMENTO DELL’ARS E’ FARLOCCO”

18 Novembre 2021

La linea dell’amministrazione non cambia. Il caso dell’assistenza agli studenti disabili rimane aperto. L’emendamento di 2 milioni di euro approvato ieri dall’Assemblea regionale siciliana non serve a nulla. Anzi il sindaco Giacomo Tranchida lo considera “un emendamento farlocco, assolutamente insufficiente per coprire i servizi poiché presumibilmente giungeranno 30/40 mila euro con le quali non risolveremo un bel nulla, atteso che in passato la media spesa annua comunale era di circa 350 mila euro + Iva”. L’affondo di Tranchida continua: “Inoltre, laddove dalla Regione dovesse giungere parere favorevole, gireremo i soldi alle scuole previa segnalazione alle competenti autorità per mancanza del personale, poiché il Comune non è titolare del servizio secondo la legge. Pertanto si tratta dell’ennesima presa in giro alle famiglie, che continuano ad attendere una soluzione definitiva, e di un evidente ammiccamento alle cooperative ed a coloro i quali sono rimasti senza lavoro”. Ed ancora: “La città di Trapani, in assenza di modifica normativa peraltro proposta proprio dall’amministrazione comunale trapanese, non potrà effettuare alcun servizio specifico previa comunicazione/avviso dell’assessorato in questione che diversamente disponga in tal senso. Ecco perché i 2 milioni che la Regione Siciliana ha stanziato ieri per l’assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità delle scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, non può che lasciare estremamente contrariati tanto sul piano delle risorse che verranno erogate al Comune di Trapani quanto sul piano delle competenze”. Il primo cittadino prova a fare chiarezza anche sui fondi del Distretto sanitario: “L’eventuale disponibilità finanziaria non spesa, in seguito ad accertamento degli uffici competenti, ammonta ad 505.700,86 euro così suddivisi: 138.707,89 destinati a voucher spesa, pandemia Covid, per famiglie e 446.992,87 euro provenienti da ribassi di gara di azioni avviate, però non riprogrammabili nel rispetto delle indicazioni contenute nella legge regionale 11/2010, poiché da destinarsi a progetti individuali per le persone disabili d’intesa con l’Asp e le famiglie. Inoltre, si rammenta come fu proprio l’assessorato di cui sopra a ribadire come non fosse possibile effettuare spese per servizi che non fossero di competenza comunale”.

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