VALDERICE, PALERMO: “STABILE E’ UN FALLIMENTO, TORNO NEL GRUPPO DI OPPOSIZIONE”

1 Aprile 2022

Autocritica ed attacco. Gianfranco Palermo è pronto ad ammettere di avere commesso “un errore di valutazione politica”, ma di avere riscontrato, alla fine, “un bluff male interpretato”. Con questa premessa fa al sodo: “E’ arrivato il momento di ribadire, in maniera netta e ad alta voce, che l’esperienza amministrativa della giunta Stabile è del tutto fallimentare”. La considera un bluff perché aveva provato a sedersi al tavolo da gioco per vedere le carte di sindaco e giunta: “Mi ero illuso nel primo periodo di sperimentazione del sindaco Stabile e della sua maggioranza che il profilo, a tratti civico, assunto durante le elezioni amministrative del 2018, avesse le basi per determinare una vera spinta nell’azione di governo. Mi sono convinto che era necessario verificare fino in fondo”. L’ha fatto ed il bilancio è assolutamente negativo. Da qui l’affondo politico: “Il sindaco Stabile e la sua maggioranza hanno cercato accettato e permesso che prendessero il sopravvento le vecchie logiche della ricerca delle coperture politiche a scapito del merito e della bontà dell’azione amministrativa”. Coperture che il consigliere Palermo indica nel dettaglio: “Così un giorno spunta il colore di Diventerà Bellissima per inviare un segnale al peggiore Presidente della Regione che ha avuto la nostra Isola. Il giorno dopo debutta il colore del Movimento VIA, federato con la Lega che prima imbarca i Popolari per Valderice di Mario Sugamele e poi gli ex socialisti di Camillo Iovino. In versione carbonara, come è accaduto in campagna elettorale, si mantengono i fitti rapporti con l’Udc di Turano. Un altro ancora si procede ad un rimpasto di giunta per soddisfare le pulsioni del sindaco e degli alleati vecchi e nuovi rispetto anche alle prossime elezioni regionali”. Palermo affonda il colpo anche sul fronte amministrativo: “L’incapacità nell’organizzare la macchina comunale e l’inadeguatezza nel progettare guardando al futuro hanno assunto caratteristiche allarmanti. La risposta del governo locale alle difficoltà economiche delle tante aziende valdericine, rispetto all’emergenza pandemica, è stata del tutto inconsistente”. Palermo è un fiume in piena: “La partecipazione ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza è marginale. Gli strumenti finanziari, a partire da consuntivi e bilancio di previsione, sono in alto mare e commissariati”. Nella lista nera del consigliere di Valderice che Vogliamo anche i lavori al porto di Bonagia, il Piano regolatore generale, il caso Muciare, il Piano di utilizzo del Demanio Marittimo e le fognature del versante nord. Palermo boccia Stabile e punta ad un’alternativa di governo: “Per costruire un’alternativa all’attuale squallore amministrativo,  mi spenderò insieme alle forze di opposizione che in questi mesi hanno continuato ad operare con senso di responsabilità, attuando un’azione propositiva e costruttiva. Annuncio il mio rientro nel gruppo di Dinamica”.

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