SICILIA, PIGNORAMENTI SELVAGGI. CAMPO (M5S): “FERMIAMO QUESTA MACELLERIA SOCIALE”

7 Gennaio 2022

Li presenta per quello che sono: “Pignoramenti selvaggi in Sicilia”. E denuncia anche che è “impossibile parlarne all’Ars”. L’allarme è stato lanciato dalla deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Stefania Campo (nella foto) che prova a fare il punto della situazione: “Si tratta di un fenomeno allarmante, e solo in provincia di Ragusa, le procedure di esecuzione immobiliare alla fine del 2021 erano circa 1700. Un fenomeno dovuto alla crisi delle imprese che si ripercuote sulle famiglie. Alcune di queste, purtroppo, non potendo pagare il mutuo, subiscono il pignoramento della prima casa, o del locale dove si svolge l’attività lavorativa, cui segue la svendita dell’immobile a prezzi irrisori”. L’esponente grillina avrebbe voluto affrontare il problema nelle Commissioni Politiche Sociali e Bilancio del Parlamento siciliano. Parlarne anche con gli assessori Antonio Scavone e Gaetano Armao. Ma da tre mesi la sua richiesta rimane lettera morta. Così l’onorevole ha maturato un dubbio: “Che fanno, si nascondono?”. Il riferimento è ai due assessori che non hanno comunicato una data per essere entrambi presenti bloccando così l’approfondimento nelle due Commissioni. Campo fa un esempio concreto: “Pochi mesi fa abbiamo assistito impotenti all’ennesimo sfratto avvenuto a danno di Fabrizio Licitra, presidente dell’associazione <<Vittime aste e prezzo vile>>, la cui abitazione familiare a Vittoria, del valore di circa 170 mila euro, è stata svenduta all’asta per soli 26.700 euro. A quanti altri casi del genere dobbiamo assistere prima che si intervenga?”. L’onorevole ha anche presentato un emendamento alla legge di riforma degli Istituti Autonomi Case Popolari che prevede “una graduatoria parallela nell’assegnazione delle case popolari riservata esclusivamente a chi subisce la vendita all’asta dell’unica casa”. La parlamentare grillina delinea la strategia che sta dietro la richiesta d’audizione dei due assessori in Commissione: “L’audizione congiunta nelle commissione Servizi sociali e Bilancio ha come obiettivo fare assumere alla Regione un impegno istituzionale chiaro, in modo da sostenere gli enti locali nel far fronte a questa piaga sociale, con appositi e idonei fondi. Ma a quanto pare gli assessori competenti non hanno manifestato la dovuta sensibilità, partecipando a uno spazio di confronto e di azione nella sede più qualificata, l’Assemblea regionale. Non si capisce quanto tempo ancora si dovrà attendere”. “La situazione – ha concluso – si continuerà ad aggravare anche a causa del Covid e non si può stare a guardare con famiglie al collasso e aziende e abitazioni regalate a lobby di colletti bianchi, che si stanno arricchendo con questo sistema giuridico totalmente da rivedere. Di fronte a una vera e propria macelleria sociale è indispensabile l’azione dei governi e l’introduzione di nuove leggi”.

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