Il Pd alza il tiro sull’amministrazione Stabile e dopo l’azzeramento-rimpasto di giunta denuncia un clima politico ben definito: “Più che un rimpasto, preceduto da un inspiegabile azzeramento, quel che è accaduto in queste ore a Valderice sa tanto di resa dei conti. Di cinturoni e pistole, di duelli da film western. S’intravede infatti la pistola fumante del sindaco Stabile – o del suo regista – che ha colpito duro, cancellando una parte della coalizione, mortificando la componente socialista, messa alla porta senza remore e determinando in maniera netta una deriva ancora più a destra, tanto che Diventerà Bellissima, Udc e VIA-Lega oramai prevalgono senza alcun dubbio. Uno scenario penoso in cui s’intravede la volontà, di chi è rimasto fuori dai giochi, di passare al contrattacco per chiedere conto e ragione e di
come può essere compensata la loro esclusione dalla giunta. Per altri versi il quadro politico-amministrativo viene animato da alcuni protagonisti di questa brutta pagina politica valdericina in un ideale saloon a bere per festeggiare la conquista definitiva del Comune, pensando che il <<bottino>> politico potrà essere utilizzato ben presto, a novembre dell’anno prossimo, alle Regionali che verranno. E’ una condizione sconfortante, che il territorio non merita”. La nota della segreteria cittadina dei democratici, che porta la firma della “reggente” Sabrina Cucciardi, delinea ben altre priorità rispetto alle questioni politiche in atto nella maggioranza. E soprattutto delinea un quadro amministrativo che viene considerato allarmante: “In piena emergenza incendi – con le fiamme che hanno sfiorato più abitazioni; con i dati della pandemia che continuano a crescere creando ansia e preoccupazione fra i cittadini; con serie difficoltà, in più di una realtà, nel garantire l’approvvigionamento idrico; con le casse comunali sempre più deboli ed incerte per una politica finanziaria incapace di ridurre i costi e di razionalizzare le spese; con importanti opere pubbliche ancora al palo, come la rete fognaria di Bonagia-Sant’Andrea e la mancata attivazione dell’impianto di depurazione di Contrada Anna Maria; in un Comune dove il governo locale non dà ne risposte ne alcuna prospettiva alle categorie produttive colpite duramente dalla pandemia mentre in altre realtà si interviene per ristorare, il sindaco Stabile passa il suo tempo a costruire strategie da fantapolitica di vecchio stampo, assolutamente lontane della realtà del suo territorio che sempre meno comprende la logica dei patetici e fumosi giochi di palazzo”. Il Pd picchia duro con la sua segretaria: “Il Comune di Valderice è allo sbando”. I democratici “sfidano” il primo cittadino: “Faccia un giro per le contrade, vada oltre i saluti di circostanza con i suoi concittadini, ed avrà così modo di registrare la loro insofferenza, la disillusione per un progetto politico ed amministrativo che si è rivelato fallimentare, peggio ancora, inesistente. Un progetto – è un eufemismo indicarlo come tale – che ha come base soltanto il potere e le tattiche elettorali riguardanti amici di cordata, che è pronto a giocare ed a giocarsi il futuro di un’intera comunità”. Il Pd valdericino non si limita soltanto alla critica dell’operato del sindaco e della sua amministrazione, pensa anche al futuro, che avrà presto una tappa, quella delle Comunali 2023: “Facciamo appello al senso di responsabilità dei valdericini. Uniamo le forze di chi vuole lavorare nell’interesse di tutti e non di bassa lega personalistica. Uniamo le idee per costruire un programma di reale cambiamento. Non possiamo permetterci di assistere da spettatori alla fine comatosa di un territorio che ha invece la possibilità di continuare a crescere rompendo le catene di una stasi pericolosa ed asfissiante che porta la firma e la responsabilità di chi sta amministrando il Comune”.
VALDERICE, IL PD ED IL RIMPASTO-WESTERN. CUCCIARDI: “IL COMUNE E’ ALLO SBANDO”
25 Agosto 2021
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