AGRIPESCA, IL MAR MEDITERRANEO NON PUO’ ESSERE UN CAMPO DI BATTAGLIA. LEONE: “INTERVENGA L’UNIONE EUROPEA”

13 Maggio 2021

L’AgriPesca Sicilia scrive. Ed invia la sua nota al Commissario europeo per la Pesca, al Ministero delle Politiche Agricole e all’Assessorato regionale all’Agricoltura. Con una premessa fondamentale: “E’ un lavoro non una guerra”. Il suo presidente Domenico Leone taglia corto: “I gravissimi attacchi ai nostri pescherecci di Mazara del Vallo, susseguitesi nell’arco di pochi giorni nelle acque del Mediterraneo, sono gli ennesimi drammatici episodi che costantemente ormai riempiono le colonne della cronaca. Una condizione insostenibile per la pesca siciliana e nello specifico mazarese. Episodi che confermano e rafforzano, se c’è fosse ancora bisogno, l’altissima pericolosità che si vive nello Stretto di Sicilia, acque oramai insostenibili per la nostra pesca. Non si esce più in mare per andare a pescare, ma per andare in guerra ed è inaccettabile; è necessario porre il focus sulla impossibilità di una stasi che non si sa quali conseguenze drammatiche può ancora generare”. E’ il momento di agire. E’ il momento della Comunità Europea che deve intervenire con una maggiore chiarezza, presenza e
soprattutto prendendo una decisione su uno specchio d’acqua ormai più simile ad un campo di battaglia”. Il presidente va diretto: L’Unione Europea deve garantire il lavoro dei nostri pescatori, i quali possano tornare in mare consapevoli e certi di un presente ed un futuro privo di insidie di tale portata. Si deve dare ai pescatori la serenità di sapere di andare a lavoro e non in guerra”.

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