CASO LIBIA, PIGNATONE (M5S): “TUTELIAMO I PESCATORI DI MAZARA DEL VALLO”

12 Maggio 2021

I libici gli sparano addosso. I turchi “preferiscono” le pietre. La marineria di Mazara del Vallo è da tempo sotto tiro. Perché? Strano ma vero. Perché vuole lavorare, perché è un pezzo importante dell’economia di una città che ha sempre vissuto di mare e con il mare. La pesca però è ormai diventata un terno al lotto nel Mar Mediterraneo. Vai in mare per portare a casa il cosiddetto “pane” e rischi di ritornarci in una bara perché lo scontro è sempre più duro e le regole non vengono rispettate. Il sindaco Salvatore Quinci ha incontrato a Roma il Ministro degli Esteri Luigi di Maio. La politica italiana, per una volta tanto, non ha provato a differenziarsi sulla questione ma passare dalle parole ai fatti non è poi così semplice. Prova a dare il suo contributo politico anche il deputato nazionale del Movimento Cinque Stelle Dedalo Pignatone: “Ciò che sta vivendo, in questo periodo soprattutto, la marineria di Mazara del Vallo merita non solo attenzione ma risposte chiare e il più immediate possibili. Rinnovo tutta la mia vicinanza alla comunità mazarese, ringrazio il ministro Di Maio per il complicato lavoro diplomatico che a lungo termine potrà portare risultati duraturi, su cui però serve l’avallo e la collaborazione dell’Unione europea. Nel breve periodo, una soluzione per poter permettere ai pescatori siciliani di poter lavorare in sicurezza può essere quella delle cooperative a doppia bandiera che hanno dato risultati in altre zone contese. Una soluzione parziale ma fattibile e concreta”. Il sindaco Quinci è stato ascoltato anche dalla Commissione Pesca della Camera dei Deputati, di cui fa parte il parlamentare grillino che ha voluto aggiungere: “Alla marineria mazarese servono aiuti e per questo solleciterò l’emanazione del decreto attuativo che possa distribuire i fondi, pari a 500mila di euro, che abbiamo stanziato nel Dl Ristori per il riconoscimento di misure di sostegno per i familiari del personale imbarcato posto sotto sequestro”.

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