TRAPANI CALCIO? NO, GRAZIE! IL BANDO DEL COMUNE VA DESERTO. MA C’E’ ANCORA TEMPO
4 Maggio 2021
Niente da fare. Il Trapani Calcio non interessa a nessuno. Le tante chiacchiere degli ultimi mesi sono rimaste tali. Non sono andate oltre le facili – ed a costo zero – parole da spendere sulle pagine dei giornali o sui social. Interviste e contro interviste per produrre il nulla di oggi, che viene ufficializzato da quella che si presenta come una sorta di “stazione appaltante”, il Comune e con il suo rappresentante legale che ha dovuto tirare le somme alla scadenza dei termini del relativo bando. “Avevamo immaginato – si legge in una nota di Palazzo d’Alì – un rilancio del Trapani Calcio, memori del glorioso passato, che garantisse in breve prospettiva il raggiungimento di risultati importanti e, dunque, avevamo anche previsto una serie di condizioni e garanzie utili all’obiettivo. Con dispiacere prendiamo atto che, nonostante qualche timido segnale, alla scadenza prefissata non sia invece pervenuta nessuna manifestazione di interesse all’Avviso pubblicato il 20 Aprile”. Esito che aprirà un altro facile dibattito – anche questo a costo zero – e con facili protagonisti, quelli che dovevano fare e non hanno fatto. Perché alla fine la “responsabilità” sarà dell’amministrazione e del suo bando. Così i protagonisti che non sono stati protagonisti potranno lavarsi la coscienza e soprattutto indirizzare il malcontento di tifosi ed appassionati su chi, comunque, al di là di possibili errori, qualcosa l’ha fatta: il bando, appunto. Probabile che l’attenzione sarà concentrata sulla famosa e fatidica fidejussione che il Comune ha posto a garanzia del nuovo progetto Trapani. Scuse. Il bando non era inarrivabile. Non c’erano mannaie poste sulla testa di chi voleva far rinascere il calcio in città. La realtà, nuda e cruda, è quella annunciata dall’amministrazione. Nessuno si è presentato con una proposta. Nessuno ha voluto metterci la faccia, come si è soliti dire. I salvatori della patria non ci sono dunque mai stati. O forse c’erano ma volevano diventare i padroni della patria”. C’è ancora uno spiraglio per recuperare ed è contenuto nella parte finale della nota del Comune: “Ma con la caparbietà di chi vuole bene alla città, non ci arrendiamo all’idea che non vi siano soggetti interessati a far ripartire il calcio a Trapani e perciò rendiamo nota la disponibilità, fino al giorno 11 maggio, a valutare eventuali progetti economico sportivi che i singoli imprenditori vorranno candidare per ottenere l’accreditamento previsto dalle norme Federali”. C’è dunque un secondo tempo di una partita che si fa sempre più incerta. Il bando viene ufficialmente archiviato, ma rimane in piedi l’idea. E ci sono soprattutto sette giorni di tempo per farsi avanti, con un’idea, con una soluzione per ridare il calcio alla città.
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