TRAPANI, TRANCHIDA: “LA ZES PER RILANCIARE IL PORTO E LA NOSTRA ECONOMIA”

16 Ottobre 2018

La Zona Economica Speciale rimane una priorità dell’amministrazione comunale di Trapani. Il neo sindaco Giacomo Tranchida ha puntato su questo strumento di sviluppo fin dal suo insediamento a Palazzo D’Alì. La ZES può essere il punto di svolta per le attività portuali ma anche per il sistema economico del territorio. In sintesi: sgravi fiscali, agevolazioni nelle procedure e snellimento amministrativo. Tutto questo per attirare nuovi investimenti privati. Lo scorso 12 ottobre si è svolta al Comune un’altra riunione operativa per la ZES con Tranchida, l’assessore alle Politiche di Sviluppo Andreana Patti, i rappresentanti di altri Comuni interessati al progetto e dell’Autorità Portuale di Sistema. La ZES è progetto ampio che non può limitarsi al porto del capoluogo. Quel che dovrà infatti arrivare sul tavolo del Ministero delle Infrastrutture è la Zona Economica Speciale della Sicilia. L’ha ribadito con forza anche il Presidente della Regione Nello Musumeci. Le carte devono arrivare a Roma entro il 31 ottobre. La ZES punta a programmi condivisi. Non è dunque Trapani ma il territorio trapanese a dover definire una soluzione unitaria da inserire nella “Proposta Sicilia”. I Comuni che hanno mostrato interesse e che erano presenti alla riunione sono quelli di Erice, Marsala, Custonaci e Castelvetrano. Tranchida punta a coinvolgere anche Mazara del Vallo e Valderice. Il sindaco ha provato a fare il punto: “Azioni sistemiche d’interesse strategico”. Il primo cittadino prova anche a definire l’approccio che devono avere i progetti da presentare da parte di ogni singolo Comune. “Si tratta – ha aggiunto – d’immaginare lo sviluppo e l’implementazione del porto, nel nostro caso di Trapani e dunque della Sicilia occidentale, nell’ambito di una pianificazione strategico-infrastrutturale utile e sistemica con gli snodi e i bacini economici e produttivi di maggiore interesse, dal marmo alla filiera agroalimentare, dal comparto enologico al fresco ed altro ancora”. E’ dunque l’ora dei progetti. E della strategia. “Lo sviluppo del porto di Trapani – ha concluso Tranchida – passa attraverso una strategia di rilancio produttivo, commerciale e turistico dell’intero territorio trapanese”.

 

 

 

 

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