Dopo la nomina del nuovo collegio sindacale della “Trapani Servizi”, composto dalla presidente Caterina Costadura, Vito Carollo ed Emanuele Pirrello (unico candidato), e dai componenti supplenti Iris La Rocca e Maria Genna, il sindaco Giacomo Tranchida aveva posto un problema: “Registriamo purtroppo la ritrosia dei giovani trapanesi a scommettere su se stessi. Un solo partecipante candidatosi per il collegio Trapani Servizi, così com’è stato per la Biblioteca comunale ed in altre occasioni. I giovani professionisti trapanesi iscritti all’Albo dei Revisori e Dottori commercialisti debbono osare di più. Il Comune di Trapani oggi vuole puntare su di loro”. Dichiarazione che oggi registra il commento del Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trapani Mario Sugameli: “Il fatto che nella terza fascia prevista dal bando della Trapani Servizi, riservata a Commercialisti e Revisori
con esperienza sino a 5 anni, ha partecipato un solo collega potrebbe essere ricondotto alla poco appetibilità dell’incarico in relazione al compenso previsto, alle responsabilità da assumere e all’attività da svolgere”. Ma il Presidente va oltre ed apre una maglia più che mai larga: “Il tema, secondo me, ha una portata più ampia, investe sia i Commercialisti ma soprattutto le istituzioni, i giovani e la nostra comunità. Ed è il seguente: il nostro non è un Paese per giovani, non lo è perché non aiutiamo e non sosteniamo i giovani che vogliono intraprendere un’attività d’impresa in un territorio che spesso è ostile ad essi per vari motivi, dal gap infrastrutturale alla burocrazia, alla ritrosia delle banche, alla mancanza di incubatori d’impresa e di un tessuto fertile per la valorizzazione dell’idea imprenditoriale. Talvolta tutto sembra preordinato per scoraggiare i giovani che sono la vera risorsa non ripetibile, con
capacità di intraprendere e idee innovative”. Sugameli torna su un punto che ha rimarcato più volte e che ora rilancia con nuovi dati: “Ecco perché l’Istat rileva che mediamente vanno via dalla Sicilia oltre 25.000 giovani ogni anno e negli ultimi 10 anni sono andati via dalla Sicilia 200.000 giovani e dal Meridione d’Italia oltre 500.000. E sempre l’Istat rileva che il movimento naturale della popolazione, ossia il saldo nascite, negli ultimi 5 anni ha avuto circa 205.000 nascite e 260.000 decessi, quindi una decrescita demografica di 55.000 abitanti. Quindi concordo con il sindaco Tranchida che i giovani devono osare di più, ma spero che il sindaco
Tranchida convenga sul fatto che anche le classi dirigenti meridionali devono fare di più, devono semplificare, rendere efficienti e garantire tempi certi nella legalità i procedimenti amministrativi, devono essere meno parassitarie ed estrattive e più attente a privilegiare il merito e la professionalità, aiutare chi crea ricchezza e benessere per la comunità”. Sugameli si prende la sua quota di responsabilità: “Anche i Commercialisti devono fare la propria parte, non devono essere solo un punto di riferimento per le imprese ma testimoniare che con le proprie competenze e impegno a favore del contesto socio-economico in cui operano, possono essere coprotagonisti di una nuova rinascita del Mezzogiorno, mettendo le proprie
competenze a disposizione della comunità”.
COLLEGIO TRAPANI SERVIZI, CONFRONTO A DISTANZA TRA IL PRESIDENTE SUGAMELI ED IL SINDACO TRANCHIDA
26 Ottobre 2020
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