Il piano Grillo per affrontare l’emergenza virus è nelle mani dell’assessore regionale alla Salute Ruggiero Razza. Il sindaco di Marsala sa bene che sugli effetti negativi della seconda ondata della pandemia si gioca un pezzo significativo della sua credibilità politica. Sulla sua amministrazione civica c’è il marchio del centrodestra ed il riutilizzo dell’Ospedale “Borsellino” come struttura sanitari anti-Covid sta allarmando non soltanto la città, ma un’area che comprende anche i Comuni di Petrosino e Salemi. Alla conferenza dei sindaci Grillo è stato chiaro. La risposta alla seconda ondata non può essere soltanto un problema di Marsala che, tra l’altro, ha già dato nella prima fase della pandemia, quando il “Borsellino” è stato Ospedale anti-Covid. Grillo chiede interventi immediati: “La prima cosa che abbiamo chiesto all’Assessore Razza è quella dello sdoppiamento del Pronto Soccorso con due specifici percorsi, uno dedicato agli ammalati no-Covid dotato dell’idoneo personale e un altro dove assistere chi si presenta con sintomi riconducibili al Coronavirus. Entrambi è necessario che siano dotati di personale adeguato e di Tac. Ciò perché riteniamo fondamentale che quanti ne hanno necessità possano avere una prima, adeguata e completa assistenza che ne consenta la stabilizzazione. Nel corso della precedente emergenza Covid, vigeva il lockdown, adesso i rischi di accedere al Pronto soccorso sono elevati per cui non possiamo permetterci di non avere sia il Pronto Soccorso che i servizi medici a supporto”. Nel piano Grillo c’è l’obiettivo di salvaguardare una serie di servizi fondamentali per evitare disagi al territorio. Al Paolo Borsellino rimangono attivi oltre al Pronto Soccorso, servizi di dialisi, Punto Nascite – pediatria e ostetricia – e laboratorio analisi. Si tratta di servizi ospedalieri importanti che sono dunque rimasti attivi” ma il sindaco Grillo chiede che il nosocomio marsalese possa renderne anche altri nell’ottica di una maggiore salvaguardia della salute pubblica del grande bacino d’utenza dell’ospedale di Marsala. Da qui la seconda richiesta del primo cittadino: “Ritengo che con dei mini adeguamenti si possano assicurare anche altre attività di fondamentale importanza per gli ammalati della nostra zona. Sono allo studio, infatti, soluzioni per mantenere dei posti letto di Medicina, Cardiologia, Chirurgia ed Urologia, specialità necessarie sia per le ordinarie prestazioni, sia per il supporto al Pronto Soccorso, attività, comunque, che saranno attivate solo se avremo certezza di non creare commistioni con l’area Covid. Non è possibile che diversi reparti siano stati temporaneamente chiusi e che i medici siano stati trasferiti presso il poliambulatorio ex Inam, dove assicurano la sola attività ambulatoriale. Non dimentichiamo, inoltre, che di per sé il presidio di piazza Francesco Pizzo, è già oberato di lavoro e solitamente pieno di utenti”. La terza richiesta di Grillo è di prospettiva anche se da realizzare in tempi brevi: “Ho voluto proporre all’Assessore Razza la realizzazione, all’interno dell’area ospedaliera – così per come è stato fatto a Milano in tempi europei -, di un padiglione nell’area adiacente il Paolo Borsellino, dedicato alla cura delle malattie infettive attingendo ai fondi della Protezione Civile nazionale. Sarebbe importante poter procedere celermente in questa direzione, considerato che il numero dei pazienti affetti da coronavirus aumenta di giorno in giorno”.
MARSALA, IL PIANO GRILLO PER AFFRONTARE LA NUOVA EMERGENZA COVID
23 Ottobre 2020
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