BIRGI, RYANAIR PRONTA A LASCIARE SE NON VIENE PAGATA L’ULTIMA PARTE DEL CO-MARKETING. L’APPELLO DI OMBRA

20 Agosto 2020

E’ una vecchia storia. Anzi, la solita storia. Quella di un territorio che non riesce a rispettare gli impegni che assume e che non riesce, in sintesi, a rispettare se stesso. La vicenda è quella dell’accordo di co-markenting che, nel triennio 2014-2017, ha garantito la sopravvivenza dell’aeroporto di Birgi e soprattutto un pezzo importante dell’economia trapanese. E’ l’accordo che i Comuni – attraverso la cabina di regia alla Camera di Commercio – avevano trovato con Ryanair. I Comuni pagavano e gli irlandesi facevano atterrare mezzo mondo a Birgi. I Comuni hanno pagato con i soliti ritardi della pubblica amministrazione. Alcuni, inadempienti di brutto, si sono messi in linea. In quattro e precisamente: Castelvetrano, Pantelleria, Campobello di Mazara e Poggioreale non hanno ancora onorato il loro “debito”. Mancano all’appello 200 mila euro che sono però alla base della nuova intesa tra il presidente dell’Airgest Salvatore Ombra e Ryanaiar, che aveva lasciato Birgi e che è ritornata in attesa di scrivere una nuova pagina della sua attività al “Vincenzo Florio”. Ombra suona l’allarme: “Ho ricevuto una telefonata dal referente di Ryanair, che lamentava di non aver ancora ricevuto il saldo del debito pregresso, più volte promesso e sempre rinviato. Questo ha irrigidito la compagnia aerea tanto da mettere in dubbio il prosieguo delle sue attività su Trapani Birgi. Non posso non esprimere il mio più profondo disappunto per chi, per così poco, rischia di vanificare l’impegno della Regione e il nostro”. Il presidente non suona dunque soltanto l’allarme ma prova a mettere la sua posizione in sicurezza. Perché è lui l’artefice del recupero di Ryanair ed in qualche modo ha fatto da garante nei confronti della compagnia che, visto il trattamento subito, non voleva più saperne di Birgi. Ha garantito perché si sentiva garantito dalle rassicurazioni dei Comuni, del cosiddetto territorio. Ed invece, i quattro Comuni in questione rischiano di far saltare tutto. Perché senza Ryanair non ci sarebbe futuro per Birgi. Nella nota di Ombra si fa il punto della crisi: “In cambio del saldo di una parte del debito erano state confermate ed ampliate le rotte operate da Ryanair su Trapani che, attualmente, sono Bergamo, Pisa, Bologna, Karlusruhe Baden Baden. Inoltre, Ryanair si è appena aggiudicata il bando, finanziato con fondi regionali, per altri tre anni d’intensa attività”. Anche in questo caso Ombra si muove per mettere in sicurezza la sua gestione. A fine luglio, in pompa magna, al fianco del Presidente della Regione Nello Musumeci, aveva celebrato il rilancio dell’aeroporto dopo il via libera al bando regionale da 9 milioni e 400 mila euro. Bando aggiudicato per un triennio a Ryanair e per un anno ad Albastar. Rilancio che potrebbe svanire nel nulla. “Tutto – ribadisce Ombra – è adesso messo a rischio dai Comuni di Pantelleria, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Poggioreale e, indirettamente da tutto il territorio, visto che la Camera di Commercio di Trapani e altri Comuni si erano impegnati a coprire le mancanze degli inadempienti. Mi confronterò con il presidente Nello Musumeci sulle azioni da intraprendere per risolvere questo nuovo inghippo, che non dipende da noi, ma che minaccia seriamente il futuro dell’aeroporto e del diritto dei trapanesi di volare”. Per non restare con il cerino in mano, Ombra apre un contenzioso nel contenzioso. Perché i Comuni che non pagavano dovevano essere “sostituiti” da quelli che avevano pagato e che credono nel rilancio di Birgi, salvo poi denunciare le amministrazioni inadempienti. Ma non è accaduto neanche questo. C’è di mezzo la politica e quando c’è di mezzo la politica ci sono sempre delle responsabilità da definire. In prima battuta quella dei Comuni inadempienti che sono attualmente amministrati dai sindaci Giuseppe Castiglione (Campobello di Mazara), Enzo Alfano (Castelvetrano), Vincenzo Vittorio Campo (Pantelleria) e dal vicesindaco Francesco Blanda (Poggioreale).

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