AGGIORNATA LA MAPPA DEI FIANCHEGGIATORI DI MESSINA DENARO. NUOVA OPERAZIONE ANTIMAFIA

20 Giugno 2020

Si fa più lungo l’elenco dei fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro ma di lui non ci sono tracce. Ci sono invece i pizzini. Con uno, del 2015, il superlatitante mostrava il suo interesse per un terreno nel suo Comune, Castelvetrano, che voleva comprare. Terreno che, hanno scoperto gli investigatori, è appartenuto a Totò Riina. L’operazione di Polizia, coordinata dalla DDA di Palermo, non si è fermata al territorio trapanese ma anche raggiunto quello campano, con collegamenti diretti al clan dei Casalesi. La Squadra Mobile di Trapani ha arrestato Giuseppe Calcagno (46 anni) e Mario Manzo (55 anni), entrambi di Campobello di Mazara per associazione mafiosa. Ci sono poi altri indagati con le accuse, a vario titolo, di estorsione, detenzione di armi, favoreggiamento della latitanza ed associazione mafiosa. E’ stata perquisita anche la casa della madre di Matteo Messina Denaro. L’operazione antimafia ha registrato la prima nota ufficiale del nuovo gruppo dirigente del Pd che si è insediato ieri a Salemi. “L’inchiesta <<Ermes Fase 3>> – si legge in una nota dei dem – porta alla luce ancora una volta una inaccettabile oppressione della mafia sul territorio della provincia di Trapani. Davanti a questa situazione è confortante il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine che ringraziamo per la costante opera di repressione. Lo Stato c’è e non arretra di un millimetro”. La nota del Pd porta la firma del segretario provinciale Domenico Venuti ma anche quella del segretario regionale Anthony Barbagallo. “Il compito della politica, però, non può fermarsi alle mere attestazioni di stima e di ringraziamento agli inquirenti – hanno sottolineato Barbagallo e Venuti -. Abbiamo un obbligo morale: quello di consolidare un percorso culturale che metta all’angolo la mafia e crei le condizioni per uno sviluppo sano e libero da condizionamenti e violenze”. Per i due segretari “alle parole devono seguire i fatti e proprio nelle vicende al centro dell’inchiesta di oggi – c’è la conferma da che parte sta il Pd. Il riferimento è alla costituzione di parte civile nel processo sull’intimidazione all’allora capogruppo dem al consiglio comunale di Castelvetrano Pasquale Calamia, che dopo avere denunciato le pressioni di Cosa nostra sul territorio subì l’incendio della propria abitazione. Siamo e saremo sempre accanto a tutti gli amministratori locali che con i fatti dimostreranno la loro lontananza rispetto a certi ambienti”,

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