CINQUE STELLE: “PUNTIAMO SU SICILIA REGIONE COVID FREE”. PROPOSTA SUL TAVOLO DI MUSUMECI

5 Maggio 2020

Oltre la “Fase “. Meglio, per consolidare la “Fase 2”. I Cinque Stelle si mettono avanti con il lavoro e lanciano al Presidente della Regione Nello Musumeci la sfida “Sicilia regione Covid Free”. Come? E’ presto detto. Ecco la strategia: test sierologici rapidi a ciascun turista in arrivo in Sicilia, misurazione delle temperature tramite termo scanner, incentivi per tutte le strutture ricettive e non solo per i grandi alberghi e una forte operazione di marketing”. I deputati regionali Stefania Campo e Giovanni Di Caro non hanno dubbi. La Sicilia può essere la prima regione a definire la svolta nelle politiche turistiche post virus o con virus in attenuazione. Per i due parlamentari grillini è arrivato il momento non soltanto di prendere atto ma di essere conseguenti al dato che “fortunatamente il contagio in Sicilia è stato blando e tale rimarrà con tutta probabilità. Una congiuntura favorevole che sommata, ovviamente, al contesto naturalistico e culturale che solo il nostro territorio può offrire, dovrebbe spingere il governo Musumeci a proiettare nel mondo l’immagine di un’area turistica sicura e accessibile puntando innanzitutto sulla sicurezza e sul monitoraggio dei turisti in arrivo. Bisogna cioè saper dimostrare di essere un luogo nel quale entri solo se sei sano. Per farlo è necessario però continuare a controllare gli ingressi, vietando severamente l’ingresso ai portatori, spesso inconsapevoli, del virus anche attraverso la capillarizzazione dei test sierologici”. Campo e De Caro hanno già avuto qualche contatto con gli operatori del sistema turismo: “A tal proposito ci sono già alcuni operatori e anche compagnie aeree a voler dare un contributo fattivo in tal senso. Per quanto attiene ai pacchetti annunciati dal governo regionale, è necessario che questi comprendano e agevolino tutte le piccole strutture capillarmente distribuite in Sicilia e non strizzino l’occhio solo ai grandi alberghi. La Sicilia deve farsi trovare pronta alla ripartenza, consentendo agli operatori di programmare già adesso la stagione 2021”. La proposta è dunque sul campo. Sono stati individuati i benefici. Ma non c’è invece la lista dei costi che tale sistema di protezione e rilancio metterebbe sul groppone di una Regione che ha appena ottenuto il via libera dell’Ars su misure e norme e provvedimenti che, per essere realmente operativi, nella maggior parte dei casi dovranno attendere il disco verde di Stato ed Unione Europea.

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