ALCAMO, SEQUESTRO DI BENI PER OLTRE 2 MILIONI DI EURO. OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

1 Aprile 2020

Un valore di oltre 2 milioni di euro. In particolare: 5 società, 15 fabbricati, 13 terreni, 6 veicoli e 9 conti correnti. Tutto realizzaro vendendo articoli per la casa in quel di Alcamo. Un patrimonio che da ieri, dopo l’intervento della Guardia di Finanza, in esecuzione di un decreto del Tribunale di Trapani – Misure di prevenzione, è sotto sequestro. Una nota delle Fiamme Gialle definisce lo scenario: “La misura preventiva prende le mosse da indagini economico-patrimoniali nei confronti di un imprenditore alcamese operante da svariati anni nel settore della vendita di articoli per la casa”. Gli investigatori “hanno ricostruito le principali tappe della sua crescita imprenditoriale, che dalla fine degli anni ’90 ad oggi è stata caratterizzata dalla creazione di diverse aziende, per lo più intestate a soggetti prestanome, grazie anche alla compiacenza di esponenti della criminalità locale”. Ed ancora: “L’imprenditore si è reso nel tempo responsabile della commissione di diversi illeciti, tra i quali reati fallimentari, distruzione ed occultamento di documentazione contabile ed altre violazioni alla normativa fiscale, frode in commercio e contraffazione marchi. Le indagini patrimoniali e finanziarie svolte hanno permesso di ricostruire un ingente patrimonio riconducibile all’imprenditore ed al proprio nucleo familiare, accumulato grazie ai proventi delle condotte illecite e sproporzionato rispetto ai redditi formalmente dichiarati”. Il sequestro è frutto “delle investigazioni che hanno riguardato 10 persone, indagate a vario titolo per bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e illecito trasferimento di denaro”. La Guardia di Finanza, circa un anno “aveva portato alla luce, anche grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche, un complesso sistema criminale caratterizzato dalla creazione di numerose società dedite alla vendita al dettaglio di articoli casalinghi, dalle quali venivano illecitamente sottratte grandi quantità di beni e denaro attraverso strumentali operazioni aziendali e finanziare, ed arrestato il principale indagato”. Nella nota anche altri elementi sul sequestro: “Ha anche riguardato due società operanti nel settore delle attività ricettive, formalmente intestate alla moglie e al figlio dell’imprenditore indagato, e un imponente baglio ottocentesco costituito da diversi immobili storici di assoluto pregio, piscine e numerosi terreni, utilizzato come sala ricevimenti e location per eventi e manifestazioni organizzate tra le province di Trapani e Palermo”.

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