Nel secolo scorso, quello che Eric Hobsbawn ha definito il “Secolo Breve”, quello delle ideologie e dei totalitarismi, c’era chi sventolando la bandiera rossa comunista diceva: “Facciamo come in Russia”, pensando ed auspicando la rivoluzione e la dittatura del proletariato. Oggi, in tempi magri di politica e d’idee, si può anche parafrasare. L’ha fatto, inconsapevolmente, il commissario provinciale della Lega Bartolo Giglio che, in una nota, ha proposto: “Facciamo come a Messina”. Improponibile il paragone tra i due “Facciamo”. Il fatto in concreto. Quello leghista, s’intende: l’ATM, partecipata del Comune di Trapani, che si occupa del trasporto pubblico locale decide d’integrare il numero dei conducenti di 7 unità per mesi. Giglio fa il punto: “Inizia questa estate la procedura concorsuale concordata fra ATM e Ufficio Provinciale per l’ Impiego. A fine della scorsa settimana, dopo l’emissione della graduatoria definitiva, la doccia fredda dell’annullamento in autotutela del concorso, a firma del dottore Agronomo Vito Vanella, attuale responsabile dell’ Ufficio Provinciale che si occupa di collocamento al lavoro. Grande delusione per 7 famiglie che già intravedevano la possibilità di un buon posto di lavoro a Trapani”. Dove sta l’inghippo? Ancora Giglio a fare chiarezza: “Ma nel frattempo lo stesso ufficio di Messina nel rapporto con un’altra partecipata del Comune dello Stretto non annulla identiche graduatorie e va avanti per il collocamento al lavoro”. Due pesi e due misure quelli denunciati dal dirigente salviniano, che aggiunge: “Di chi la responsabilità? Chi ha scelto mesi fa di applicare questa modalità oggi presentata come erronea di reclutamento temporaneo dei lavoratori?”. Giglio non si ferma qui: “Nel frattempo altre coincidenze: l’amministratore delegato Massimo La Rocca pare stia concludendo la sua esperienza lavorativa a Trapani. A detta di molti aveva fatto bene ma sulla precedente selezione per addetti ai parcheggi, i controllori delle strisce blu insomma, era venuto in contrasto con alcuni consiglieri comunali non in linea con la sua modalità di selezione. In questo quadro con poca leggibilità certa a subire sono gli autisti presenti in graduatoria provvisoria che perdono un occasione di lavoro, l’ utenza tutta del trasporto pubblico della città che subisce continui tagli di corse, specie nelle linee interne all’area urbana oltre che gli attuali autisti in servizio, caricati di turni straordinari non certo normali. Un campionario insomma di disservizi di cui la politica al governo fra Palermo e Trapani deve ritenersi responsabile”. Giglio torna sul caso: “Perché poi ciò che vale a Messina non vale a Trapani? Non è forse un unico assessorato regionale a sovraintendere ai due uffici territoriali?”. L’esponente leghista non è soltanto di lotta ma anche di governo e dà la sua soluzione al problema: “Torni valida la selezione già effettuata e si completi il tutto con la parte concorsuale riservata all’ATM per fare ciò che si fa a Messina ma soprattutto per cancellare una ingiustizia che porta con sè inefficienza e disagio”.
TRAPANI, GIGLIO, LA LEGA ED IL CASO ATM
12 Novembre 2019
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