A caccia di “furbetti” del reddito di cittadinanza si sono imbattuti in un pasticciere abusivo, che lavorava in un laboratorio abusivo e che rivendeva, rigorosamente in nero, quello che produceva in un’abitazione, in affitto, nella frazione trapanese di Salinagrande. I finanzieri, dopo una serie di appostamenti e di sopralluoghi, hanno scoperto tutto e beccato il pasticciere abusivo con le mani in pasta. Perché stava consegnando dolci ad una pasticceria. L’uomo, che nel 2000 aveva cessato la su attività legale, lavorava assieme alla moglie e percepiva il reddito di cittadinanza di circa 700 euro. L’abitazione adibita a laboratorio di dolci è stata però considerata dall’ASP fuori da ogni norma igienico-sanitaria. La coppia lavorava senza alcuna autorizzazione. L’uomo è ora nei guai, va dritto verso sanzioni amministrative, la revoca del reddito di cittadinanza ma soprattutto va verso conseguenze penali per il suo lavoro rigorosamente abusivo. All’interno dell’abitazione-laboratorio la Guardia di Finanza ha trovato circa 160 chili di dolci, in buona parte, “frutta martorana”.
TRAPANI, PASTICCIERE ABUSIVO CON IL REDDITO DI CITTADINANZA. DENUNCIATO DALLA GUARDIA DI FINANZA
8 Novembre 2019
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