BIRGI, IL SINDACATO: “ORLANDO E TRANCHIDA NON POSSONO LITIGARE SULL’AEROPORTO”

27 Marzo 2019

Lo scontro tra il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e quello di Palermo Leoluca Orlando sull’aeroporto di Birgi e sul futuro degli scali siciliani preoccupa il sindacato che interviene con una nota unitaria. “Su questioni cosi centrali – scrivono Cgil, Cisl e Uil – per il futuro dei nostri due territori e dei lavoratori, non si può procedere con toni di scontro, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, devono dialogare per il bene della collettività sulla creazione di un Polo aeroportuale unico della Sicilia occidentale, un progetto che deve vedere tutti gli attori istituzionali coinvolti per poter programmare la messa in rete delle nostre infrastrutture”. Per Salvatore Castronovo (Cgil), Massimo Santoro (Cisl) ed Eugenio Tumbarello (Uil) “lo scontro non è accettabile su questi temi che sono fondamentali per il futuro di tutta la nostra regione. Il bene comune è il rilancio dello scalo di Birgi e del Distretto turistico occidentale”. Il sindacato chiama in causa la Regione, azionista di maggioranza dell’Airgest e sostanziale proprietaria dell’aeroporto: “Condividiamo l’invito rivolto alla Regione siciliana a rendere la Airgest strutturalmente solida, affrontando in maniera approfondita la questione della salvaguardia del personale. Ma l’unica soluzione è approcciare la vicenda con una visione sistemica”. Anche per Cgil, Cisl e Uil è arrivato il momento di un tavolo tecnico su Birgi: “Sollecitiamo la Regione, il Presidente e l’assessore al ramo, affinché prendano atto di tutte queste questioni centrali per il futuro dei nostri territori, e a farsi parte attiva cercando di coniugare le esigenze e il diritto di mobilità dei cittadini, con le diverse visioni dei soggetti gestori degli scali, e delle relative proprietà, convocando un tavolo di concertazione al quale invitare anche le parti sociali.  Auspichiamo che le istituzioni tutte ritrovino un clima di serenità, per riuscire a sedersi a un tavolo con una visione di piano industriale e di sviluppo perché tale proposito possa concretizzarsi”.

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