Tira il freno per mettere il consiglio in carreggiata. Alla “prima” dell’aula con le interrogazioni e le interpellanze, il sindaco Giacomo Tranchida mette le cose in chiaro. Le condizioni critiche della città pongono i consiglieri in una posizione di richiesta pressante d’interventi e sulle questioni più disparate. “Prendetela come una battuta – ha premesso Tranchida nella seduta di ieri pomeriggio – ma dopo l’approvazione del consuntivo ci attrezzeremo di bacchetta magica. Non ce l’abbiamo, ma questo non significa che non faremo tutto il possibile per rispondere alle interrogazioni ed alle sollecitazioni dei consiglieri”. Ma è ancora emergenza. E di fronte all’emergenza bisogna individuare le priorità. Tranchida delinea una prima road map della sua amministrazione – rispondendo agli atti ispettivi dell’aula sulla pulizia della città, sul piano regolatore generale, sulla Movida e sulle condizioni di alcune zone del territorio comunale – e detta i tempi: “per il momento ci sono le emergenze da affrontare, inutile prenderci in giro. A metà, fine settembre, dopo l’apertura delle scuole cominceremo a discutere ed a programmare. Penso in autunno ad una raccolta differenziata spinta, partendo dalle frazioni ed in qualche pezzo di città che dovremo individuare. Metteremo mano all’impiantistica sportiva”. Ma ancora prima Tranchida punta a dare le prime risposte, anche alle domande che sono arrivate dall’aula con le variazioni di bilancio che tra otto-dieci giorni dovrebbero essere materia per il consiglio comunale. “Cercheremo – ha aggiunto Tranchida – di dare alcune linee guida e di risolvere qualche problema anche con soluzioni una tantum”. Il sindaco, nel suo intervento, in risposta alle interrogazioni ha voluto tracciare un metodo di lavoro: “La politica deve dare risposte concrete con gli atti. Le interlocuzioni vanno bene, anche il confronto, ma si parla con le deliberazioni, sia di giunta che di consiglio”. Come per il Piano regolatore generale: “Credo che sia opportuno, ed è quello che faremo e che invito a fare, leggere le direttive del commissario, studiarle e definire una strategia di sviluppo per la città”. Come per le società partecipate: “Dobbiamo metterci mano in tutti i sensi, anche nei settori dell’amministrazione. Ritengo che sia necessario un diverso sistema nel controllo di gestione, ma sono questioni che affronteremo quando avremo superato l’emergenza”. Su altri due punti le dichiarazioni di Tranchida hanno provato a fare chiarezza e ad indicare un indirizzo politico. Quanto mai diretto sulla zona a traffico limitato: “Non si può entrare ed uscire quando si vuole, lo dico ai residenti e non solo. Ci sono regole da approfondire ma anche da rispettare”. Così come sulla Movida: “Ci siamo occupati del problema prima delle recenti vicende giudiziarie e ci siamo confrontati con gli operatori. C’è però da chiarire un punto. Non si può scambiare la Movida con il casino. Se ti piace la metallica via in discoteca ad ascoltarla. Fuori, ci sono interessi diversi che vanno condivisi. Dentro puoi fare quel che vuoi, ma non puoi però poi aprire il locale con le casse a tutto volume. Cercheremo, comunque, di trovare soluzioni condivise”. E’ invece già una soluzione l’impiego di 63 disoccupati “in progetti civici di 3 ore, con un contributo di solidarietà, una sorta di borsa lavoro, che saranno utilizzati dalla <Trapani Servizi>> e nelle attività nelle spiagge”. Ma Tranchida l’ha voluto ribadire a conclusione del confronto con l’aula: “Non abbiamo la bacchetta magica”.
TRAPANI, TRANCHIDA: “NON ABBIAMO LA BACCHETTA MAGICA. SUPERIAMO L’EMERGENZA E POI PENSIAMO A TUTTO IL RESTO”
24 Luglio 2018
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