Niente da fare al consiglio comunale di Erice. La maggioranza resta divisa al suo interno ed il consiglio non può eleggere il suo nuovo presidente, dopo le dimissioni di Giacomo Tranchida, che ha lasciato per candidarsi a sindaco di Trapani. La seduta di questo pomeriggio era già saltata ieri perché nella prima occasione utile per andare al voto s’era registrata la spaccatura all’interno della coalizione che sostiene l’amministrazione comunale. Rimangono in corsa due soluzioni, quella del vicepresidente Paolo Genco, l’altra del consigliere Giuseppe Spagnolo. Nessuno dei due, al momento, ha i numeri per essere eletto al vertice dell’assemblea consiliare. Nessuno dei due intende fare un passo indietro. Genco rivendica gli accordi di maggioranza. Spagnolo intende far pesare l’apporto della sua lista “Cives”, che ha contribuito alla vittoria, al primo turno, della sindaca Daniela Toscano. Alla prima votazione sono necessari almeno 9 voti su 16. Nelle successive votazioni si va a maggioranza semplice. Qui potrebbe entrare in gioco la minoranza – Movimento Cinquestelle, Psi, Nati Liberi. Il consigliere Alessandro Manuguerra non ha fatto mistero di lavorare per una candidatura di Simona Mannina, ex consigliere di maggioranza, da tempo in rotta di collisione con l’amministrazione. Ma sulla sua proposta non avrebbe raccolto il consenso utile per far saltare i piani della maggioranza. Il confronto rimane dunque aperto ed il fine settimana potrà essere utilizzato per trovare nuove intese o per certificare, ancora una volta, lo stallo consiliare. Si torna in aula la prossima settimana ma è sempre più probabile che i gruppi consiliari si presenteranno in ordine sparso. Le dimissioni di Tranchida anche dalla carica di consigliere hanno portato alla surroga con la prima dei non eletti Rossella Cosentino.
ERICE, IL PRESIDENTE NON C’E’. CONSIGLIO BLOCCATO, MAGGIORANZA IN PANNE
19 Maggio 2018
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