Per capire il contenzioso in atto tra la sindaca di Erice Daniela Toscano ed una parte della stampa trapanese e regionale è necessario affidarsi alle date. Lo scorso 10 maggio due Carabinieri si sono presentati al Comune di Erice con la richiesta – su delega della Procura della Repubblica di Trapani – di alcuni atti amministrativi. La notizia passa sui media ed è la stessa sindaca a confermarla, aggiungendo che non si trattava di un sequestro ma di un’acquisizione di carte e documenti e che quanto richiesto sarebbe stato consegnato al più presto. Cosa che è stata fatta il giorno 15. Era comunque chiaro, fin dal 10 maggio, che c’era un’indagine sul Comune. Tra le carte richieste quelle relative alle imprese private che si occupano dei settori dell’edilizia, dei lavori di manutenzione del sistema idrico ed elettrico e della cura del verde urbano e che hanno lavorato con il Comune dal primo gennaio 2015. Documenti dunque che fanno riferimento all’attuale amministrazione ma anche a quella precedente, quindi alla giunta Tranchida. Lo stesso 15 maggio viene data notizia di una seconda “missione” dei Carabinieri al Comune. Ancora carte da acquisire, dunque. Il giorno dopo, però, la sindaca Toscano interviene con una nota durissima e quanto mai chiara dal suo punto di vista. Fa “nomi” e “cognomi”. Ecco cosa si poteva leggere nella nota stampa: “Con riguardo alla notizia diffusa nella serata di ieri dal giornale “La Repubblica” ed oggi pubblica anche dalla redazione de <<“Il Locale News”, circa un secondo intervento dei Carabinieri, avvenuto ieri pomeriggio presso gli Uffici comunali, per acquisire ulteriori atti e documenti, smentisco tale notizia divulgata ad arte”. Ed ancora: “Ieri pomeriggio, infatti, gli uffici erano chiusi e né il segretario generale, né altri funzionari sono a conoscenza di alcun intervento”. Dunque, la sindaca sottolinea e conferma che non c’è stata una seconda richiesta d’atti da parte dei Carabinieri. La prima cittadina va anche oltre: “E’ evidente che qualcuno vuole giocare al massacro, alimentando voci per fatti di reato gravi di cui, al momento, non abbiamo alcuna conferma, probabilmente solo al fine di condizionare la campagna elettorale in corso a Trapani”. Conclusione: “E’ chiaro comunque che, assieme ai nostri legali, valuteremo ogni azione utile per tutelare l’immagine dell’attuale amministrazione e degli uffici”. La Toscano, quindi, ribadisce che la notizia divulgata da alcuni organi d’informazione non ha un riscontro, non corrisponde al vero. Il contenzioso che si avvia subito dopo con parte della stampa è determinato due punti della nota stampa. In particolare quando la sindaca ritiene che la notizia (non notizia) sia stata divulgata ad arte e quando scrive che c’è qualcuno che vuole giocare al massacro per condizionare il voto di Trapani, facendo chiaramente cenno indiretto alla candidatura a sindaco di Tranchida. I giornalisti chiamati in causa non la prendono bene. Tra questi anche il collaboratore dell’ANSA Gianfranco Criscenti che annuncia e poi presenta un esposto-querela contro la Toscano per diffamazione. Non dovrebbe essere soltanto lui a passare alla carta bollata. Nel contenzioso in atto s’inserisce anche Tranchida che, ieri, ha reso nota una lettera aperta al Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia per chiedere un suo intervento. L’ex sindaco di Erice, nella sua nota, non fa esplicito riferimento all’inchiesta ericina ma delinea una condizione generale che, a suo dire, è fuori controllo per alcuni aspetti. La sindaca Toscano, appena qualche ora fa, ha voluto riaprire il confronto a distanza con i giornalisti. L’ha fatto in questo modo: “Stamattina ho anticipato telefonicamente, per cortesia istituzionale, al Comandante Provinciale dei Carabinieri, l’invio di una comunicazione ufficiale con la quale ho chiesto una smentita da parte dell’Arma circa le false notizie circolate in ordine ad un inesistente accesso eseguito dai militi presso gli uffici del Comune di Erice nella giornata del 15 maggio 2018″. La sindaca non fa dunque passi indietro, neanche di lato, com’è di moda dire adesso. Ed anche sulle eventuali querele non ha cambiato idea: Le posizioni dell’amministrazione ericina, come anticipato nei giorni scorsi, sono rimaste fermamente immutate e con esse la volontà di tutelare l’immagine dell’Ente e della sua amministrazione nelle competenti sedi giudiziarie”. Per la Toscano è una sorta di linea di non ritorno: “La notizia del 15 giugno – la seconda richiesta di atti – è falsa”. Questo è il capitolo fondante di una storia che deve ancora essere scritta, perché la sindaca ritiene che ciò che è accaduto in questi giorni sia frutto di una strategia. Ed è su questo punto che è scattata la reazione dei giornalisti chiamati in causa.